Nel primo monday night della stagione la Juventus non si concede distrazioni e cala il tris contro il Chievo. Primo gol in Serie A per Emre Can.Come da copione. La Juve non fa scherzi e centra il 18° successo in campionato. Il testa-coda con i clivensi è stato superato senza troppi patemi. Il turnover si è visto prevalentemente in difesa e a centrocampo: senza Szczesny, Cancelo e Bonucci dietro, mentre in mezzo al campo non hanno marcato visita Khedira, Bentancur (soltanto 15') e Pjanic (fermato dal giudice sportivo). Una notte da Juve. Solida, concreta e cinica. La prima di campionato dopo la sosta è sempre una gara molto particolare e ricca di insidie, ma nel lunedì torinese non ci sono state sorprese. Per il Chievo la trasferta dello Stadium è stata nel complesso ordinata e pulita, sacrificando però in maniera netta la manovra offensiva. Nulla da fare contro i campioni d'Italia. Lo svantaggio iniziale ha tagliato completamente le gambe alla compagine di Di Carlo che nel corso della gara si è limitata a non subire l'imbarcata. La sconfitta resta pesante e la classifica molto gravosa, ma rispetto a quanto visto nella prima parte si intravvede una squadra ben diversa e forse più coesa per provare un'impresa molto complicata. Senza Cancelo Allegri rinforza le fasce inserendo sia Douglas Costa e Bernardeschi dall'inizio. Una mossa perfetta perché ha consentito ai bianconeri di non dare punti di riferimento. Dybala anche in questa gara non ha trovato la via della rete, ma il suo apporto tra le linee sta diventando sempre più fondamentale nello scacchiere juventino. Anche questa volta la Juventus è partita forte riuscendo a trovare subito il vantaggio. Douglas Costa, mattatore dela serata, ritrova finalmente la via del gol che mancava dallo scorso aprile, e si conferma "mister monday night"; anche la scorsa stagione infatti andò a segno nell'unico match giocato di lunedì (vs Genoa). Sulla carta è stato un 4-4-2 ma in fase di costruzione sia il brasiliano che Bernardeschi si abbassavano sulla linea dei centrocampisti per cercare di aprire gli spazi e per aumentare l'intensità sulla trequarti avversaria, trasformandolo in un 4-2-3-1.Densità e soprattutto qualità si è vista durante l'azione del raddoppio: il fraseggio pulito e sistematico fatto di ben 28 passaggi consecutivi ha permesso ad Emre Can di realizzare la sua prima rete in Italia. L'inserimento nel massimo campionato è stato turbolento per l'ex Liverpool, non solo per capire i meccanismi tattici, ma anche per i problemi cardiaci avuti tra novembre e dicembre che lo hanno costretto a fermarsi. Il doppio svantaggio, arrivato nel finale di tempo, è stata una mazzata troppo pesante per il Chievo che ha alzato bandiera bianca. L'unico neo in una serata di festa è stato l'errore di Ronaldo dal dischetto. Sorrentino, dopo la stoica prova dell'andata che gli costò anche un trauma cranico, si è tolto la soddisfazione di parare il primo rigore al portoghese, che nei 4 tentativi precedenti era sempre andato a segno. Nella serata dei comprimari non c'è stato spazio per il cinque volte pallone d'oro. A firmare il 3-0 ci ha pensato Rugani; il difensore classe '94 si è preso la scena realizzando il suo ottavo centro in Serie A, il sesto in maglia bianconera (5 gol allo Stadium). Le seconde linee sono state determinanti nella vittoria contro il Chievo. Dimostrazione di forza di un gruppo unito e attento. Dopo i trionfi di Bologna e Gedda ci si poteva aspettare qualche disattenzione e un po' di stanchezza, ed invece la Juve ha risposto presente alla bella vittoria del Napoli. Ora arriveranno due trasferte molto tortuose: prima all'Olimpico contro la Lazio in campionato e successivamente quella in Coppa Italia contro l'Atalanta.
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