Il giornalista Giuseppe Cruciani, ha parlato ai microfoni di Pressing su Italia 1, di quanto successo sabato scorso durante Inter-Sampdoria a in Curva Nord a San Siro, dopo la morte del capo ultrà nerazzurro Vittorio Boiocchi. Ecco il suo pensiero, raccolto per voi da Il Pallone Gonfiato
 

“Quello che è successo a Milano, poteva succedere in qualsiasi curva italiana, questa è la realtà. Quello che è successo nella curva dell’Inter è la dimostrazione che ci sono pezzi di territorio italiano, in questo caso lo stadio, in mano alla criminalità organizzata o a qualcosa di molto simile, che purtroppo spesso prende sopravvento nelle curve italiane. Negli stadi ci sono persone che non sono neanche più tifosi, hanno mischiato i ruoli, ma sono sostanzialmente dei delinquenti. A Milano, persone sono state cacciate via dai posti, famiglie costrette a uscire dalla curva perché è stato ucciso un signore che ha fatto 26 anni di carcere. Un pregiudicato, un delinquente che è stato ammazzato. Non si sta parlando di tifosi, ma di un’altra questione”

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