Vuoi Tu Olimpia sposare l'azzurro del basket ?
La famiglia Sacchetti, l'audience della Nazionale e i colpi di mercato: una giornata sotto canestro
Cercavo una foto migliore, ma forse questa di Meo e di Olimpia, sua moglie, è quella giusta: non sono in maschera, sono coperti dalla mascherina, che è diverso, è la dimostrazione di un certto stile, di una discrezione. Non potendo parlare con lui, è da domenica sera che tempesto di telefonate lei, Olimpia, avendo la fortuna di conoscerla. A un certo punto le ho scritto: fuori i sassolini dalle scarpe. E lei mi ha risposto con tre vuori verde, bianco, rosso. Che voleva dire: questo è il tempo della festa, e la festa non può essere guastata dal rancore, bisogna saper vincere in campo, e fuori. Bene, la famiglia Sacchetti ha vinto: in campo e fuori. In campo a Belgrado è andata una famiglia, e per questo Gallinari ha trovato posto, e fuori è continuata la vita di due che si sono conosciuti per sport, pure lei giocava, e che hanno eletto nel nome di lei, la stella polare. Se c'è uno che avrebbe pagato di tasca sua per andare alle Olimpiadi quello è Meo Sacchetti. Lo sport è il suo mondo: è uno che va a vedere le partite di rugby in trubuna al Sei Nazioni. I valori sono il suo rifugio: ho nel telefonino una sua foto a Robben Island dove è andato per andare a vedere in che condizioni Nelson Mandela ha maturato il perdono per i suoi carcerieri. Non va nemmeno ai Giochi Meo: ci torna, ed è una bellissima storia.
L'audience della Nazionale
In questo day after in cui siamo ancora tutti inebetiti, perchè non eravamo preparati a questa vittoria, non l'avevamo nemmeno sognata e chi dice il contrario bara, ed invece è arrivata così potente e prepotente, con Teodosic che ha confessato l'impreparazione della Serbia alla qualità dell'Italia, e Kokoskov che ha fatto una brutta figura dimostrando di non saper perdere, c'è un numero che pochi, mi pare, hanno registrato. La partita su Rai 3 ha avuto 745 mila spettatori ( altri 159 mila su Sky, con ulteriori 70 mila per la replica, e credo non sia un'offesa per messuno, ma un dato di fatto, concludere che potesse scegliere la gente il partner ideale per il basket sarebbe appunto Sky, ben più di Eurosport, anche perchè Sky promuove i suoi eventi ). A leggere un comunicato ancora online della Lba, addirittura il 10% dell'audience cumulativa dell'ultimo campionato. Ma numero che dice alcune cose, anche in chiave campionato. Bisogna eventizzare, chiedo scusa per il brutto termine, le partite, Catapultare in diretta Segafredo Armani per l'esordio di Belinelli è un rischio. Sarebbe molto meglio studiare il calendario del campionato di calcio, esce il 14, prendere nota delle pause per la Nazionale, e piazzare di conseguenza alcune partite top in quei week end. Programmandole per tempo, studiando la promozione con Rai. Facendo, in sintesi, quello che non si è mai fatto perchè è più comodo dire, e far credere, che la Rai è uno strazio: siamo uno sport di squadra, dobbiamo giocare di squadra ( chiedere info alla famiglia Sacchetti ).
Il mercato
La Virtus ha scelto la continuità, anche avendo fotografato come felicemente imprevisto lo scudetto ( dunque a posteriori meriti ancor più grandi per Djordjevic, uno che ha regalato alla Nazionale quel Pajola lì, e pure uno che voleva Fontecchio e ci aveva visto giusto ). Adesso, nell'attesa della scelta di Teodosic, arriva il caso Hunter a scombinare i piani. Milano invece ha scelto una rottura, anche abbastanza clamorosa: rinuncia a Leday per far posto a Melli. Ovvero punta sugli italiani. Questa Milano, by Messina, non ha molti legami con quelle passate, ma l'elenco di giocatori che al Forum si sono infilati in un buco nero per il loro rendimento ( non per il loro stipendio ), è lungo e comprende anche Nicolo'Melli. Pure il capitano degli azzurri ha una storia olimpica particolare: sua madre ha vinto l'argento nel volley. Nella sua prima versione milanese lo definivo l'inutile Melli, e lo dico qui senza vergogna, felice di aver dovuto correggermi subito appena è andato via appunto dal Forum ed è diventato quello che a Milano non era più.. E'un signor giocatore e una gran persona: non lo dico io, da ruffiano, lo dice Meo Sacchetti. E per me questa è una garanzia.