Sofia Oranges (ph Social)

Il Pallone Gonfiato ha avuto il piacere di intervistare Sofia Oranges, giornalista sportivo, volto noto di Canale 21.

Il Milan ha vinto anche a Napoli, consolidando il suo primato: dove possono arrivare i rossoneri?

Il Milan è una squadra straordinaria. La vittoria contro il Napoli è stata l’ennesima conferma della sua grande forza, trascinata da un giocatore eccezionale come Zlatan Ibrahimovic che a 39 anni gioca come se ne avesse 19. Con l’infortunio dello svedese ora si potrà vedere il reale valore di questa squadra: nonostante il Milan abbia già dimostrato di poter vincere anche senza di lui, i rossoneri perdono molto del loro potenziale con la sua assenza. Un banco di prova che il Milan è chiamato a superare senza il trascinatore, l’uomo spogliatoio che, oltre all’apporto tecnico, dà compattezza all’ambiente. In ogni caso, anche se è ancora presto per fare pronostici, questa squadra è destinata a restare in alto in classifica fino alla fine.

Il Sassuolo è senza dubbio la sorpresa del campionato: ti aspettavi un avvio così da parte degli uomini di De Zerbi?

Il Sassuolo è davvero la grandissima sorpresa di questo campionato. Un torneo molto anomalo a causa dell’emergenza Covid, in cui può accadere davvero di tutto. E la posizione in classifica dei neroverdi, al momento davanti a corazzate come Inter, Juventus e Napoli ne è la prova. Onestamente non mi aspettavo un Sassuolo così, ma sono felice per questa squadra, cresciuta grazie al tecnico De Zerbi che sta facendo un lavoro eccezionale con i suoi ragazzi. I risultati si vedono e le vittorie arrivano attraverso il bel gioco e il grande potenziale offensivo. Ora resta da superare lo scoglio degli scontri diretti con le “big”, tallone d’Achille dei neroverdi nella passata stagione.

Come giudichi fin qui la stagione dell’Inter e di Antonio Conte?

Mi aspettavo di più, è stato un inizio al di sotto delle aspettative per l’Inter. Nel match contro il Torino, ancora una volta, si è vista una squadra senza voglia di vincere con un atteggiamento remissivo, soprattutto nel primo tempo. Troppo poco quello che è stato fatto vedere sotto il profilo della convinzione, del carattere e della cattiveria. Fa eccezione Lukaku, che anche ieri ha dimostrato di essere un grandissimo giocatore. Mi aspettavo che il temperamento di Conte si traducesse in una carica maggiore della squadra.

E sulla Juventus e Andrea Pirlo che pensi?

Anche i bianconeri potevano fare meglio. C’è però un’attenuante per Andrea Pirlo: qualche errore me lo aspettavo, visto che doveva integrarsi in un ruolo completamente nuovo per lui. Adesso la Juventus sembra si stia plasmando con la sua idea di gioco, grazie anche al rientro di Cristiano Ronaldo. Il portoghese non si smentisce mai: già contro il Ferencvaros sono convinta che riesca a superare il suo record di 130 in Champions.

Capitolo Roma: dopo un avvio complicato, ora ha iniziato a correre. Cosa ti aspetti dai giallorossi e chi è il giocatore che più ti ha soddisfatto fino ad ora?

La Roma vince e convince. Fonseca sta facendo un lavoro incredibile con la squadra e, grazie alla ventata di aria nuova che si respira con il cambio di società, tutti ne stanno beneficiando. Questa Roma può tornare a far sognare i tifosi: lo dicono le prestazioni, soprattutto quella di ieri contro il Parma. Nelle prossime due settimane si capiranno realmente le ambizioni di questa squadra che ha tutti i mezzi per continuare a fare bene. Mkhitarian è un giocatore straordinario su cui Fonseca può contare. Adesso è recuperato anche Dzeko, guarito dal Covid: un’altra pedina fondamentale per la Roma.

Anche la Lazio ha fatto fatica inizialmente, in particolare per le defezioni legate al Covid, ma ora ha ingranato. Cosa ti aspetti dai biancocelesti?

La Lazio è stata molto penalizzata dall’emergenza Covid: una situazione, tra l’altro, gestita non benissimo dalla società. In ogni caso, Inzaghi ha fatto un grande lavoro, con la squadra che non si è persa d’animo ed è scesa in campo sempre con la cattiveria giusta, convinta dei propri mezzi. E spesso ha vinto: merito del tecnico che ha plasmato un gruppo unito, una famiglia che trova nella compattezza e nell’unione la forza per superare ogni difficoltà. E poi c’è Ciro Immobile che conferma le sue grandi qualità: anche la Lazio arriverà in alto in classifica alla fine della stagione.

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