Vaccinazioni Serie A, Della Frera: " Un obbligo morale. Fa specie che ci siano calciatori che non si vaccinino, rischiano di creare un focolaio come allo Spezia"
Walter Della Frera, membro della Commissione Medica Figc referente AIC, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo
Walter Della Frera, membro della Commissione Medica Figc referente AIC, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo rivolgendosi ai giocatori che non si sono vaccinati in questa delicata situazione da Covid-19. Queste le sue parole: "Non convocare i calciatori no-vax? Non esiste un obbligo legale, è una scelta di ogni società. In una lettera che abbiamo spedito nelle scorse ore come associazione calciatori, abbiamo parlato di obbligo morale per arrivare all'inizio del campionato con tutti i calciatori vaccinati. Ci auguriamo che per l'inizio del campionato tutti i calciatori siano vaccinati. Il problema sono i cosiddetti no-vax, che se non sono lasciati a casa devono fare tamponi ogni 24-48 ore, anche isolati dal gruppo in determinati momenti, come per esempio stando in camere singole".
“Vaccinatevi è il nostro imperativo”, Della Frera insiste contro i calciatori no-vax
Della Frera insiste: "Fa specie che ci siano calciatori che non si vaccinino, in una situazione di questo genere dove non si è singoli ma si è in gruppo con degli obblighi verso i propri compagni, rischiano di creare, come allo Spezia, la creazione di un focolaio. Vaccinatevi è il nostro imperativo: ci troviamo di fronte a casi isolati che però creano grossi problemi. Il protocollo è stato già rivisitato, con un iter più light per chi è vaccinato con doppia dose o chi presenta anticorpi perché ha già avuto il virus. All'inizio del nuovo campionato speriamo di avere un nuovo protocollo dove speriamo di non dover tornare ad essere più restrittivi, guardando all'andamento dell'epidemia. Attuiamo il green pass non solo per la Serie A, ma anche per le serie inferiori, per cancellare l'iter dei tamponi".