Rigore concesso alla Roma errore madornale, a Bologna Piccinini dirige bene una gara tirata
Nelle otto gare della 33esima giornata l’unico errore eclatante lo commette Maresca a Roma assegnando il rigore ai giallorossi
ATALANTA - BRESCIA (6-2): Arbitro Manganiello di Pinerolo (Baccini - Muto), IV° Maggioni, VAR: Pasqua, AVAR: Peretti.
Un minuto di raccoglimento prima dell’inizio gara per ricordare le vittime del Covid-19. Bergamo e Brescia sono state le città più colpite.
Gara senza storia al Gewiss Stadium, come previsto l’Atalanta non dà scampo a un Brescia ormai senza speranza.
Subito in vantaggio dopo 2’ con Pasalic, all’8’ il Brescia trova l’illusorio pareggio con Torregrossa, ma da qui fino al termine è una cavalcata nerazzurra.
In Europa non c’è squadra che ha segnato quanto la meravigliosa Dea: 93 reti realizzate in 32 gare.
Manganiello dirige una gara senza problemi, nulla da evidenziare.
BOLOGNA - NAPOLI (1-1): Arbitro Piccini di Forlì (Tegoni - Vivenzi), IV° Rapuano, VAR: Calvarese, AVAR: Manganelli.
Al Dall’Ara si affrontano due squadre in salute. Il Bologna vuole ritornare i tre punti mentre il Napoli e lotta per un posto migliore in classifica.
Iniziano bene i partenopei che dopo 7’ sono già in vantaggio con Manolas dopo un calcio d’angolo battuto da Politano dalla destra di Skorupski.
Anche i felsinei trovano la rete sugli sviluppi di un corner al 22’: Dominguez mette al centro dell’area, Mbaye, con un salto perentorio colpisce di testa battendo Meret ma Tegoni, assistente nr. 1 e il VAR, non convalidano giustamente la rete. Il senegalese è al di là della linea del fuorigioco.
Primo tempo di marca azzurra, ma nella seconda frazione i padroni di casa cambiano atteggiamento e cominciano a sciorinare gioco creando problemi alla difesa napoletana.
67’: ancora una rete annullata ai rossoblù. Soriano lancia Palacio che entra in area e batte magistralmente il portiere ma anche questa volta, sia l’assistente Vivenzi che il VAR Calvarese fanno giustamente annullare. L’argentino è in offside.
Il Bologna trova il meritato pareggio all’81’ con il solito Barrow che mette in rete sempre imbeccato da Soriano.
Piccinini dirige bene una gara tirata.
MILAN - PARMA (3-1): Arbitro Irrati di Pistoia (Costanzo – Di Vuolo), IV° Giacomelli, VAR: Nasca, AVAR: Carbone.
Milan in serie positiva da diverse giornate incontra i ducali che sembrano ormai aver dato tutto in questo campionato.
La gara è un monologo rossonero, ma al 44’ il Parma si trova inaspettatamente in vantaggio con Kurtic. Nella ripresa è sempre la stessa musica, padroni di casa che attaccano e trovano il pareggio al 55’ con un micidiale tiro dai 25 metri di Kessie che fulmina Sepe con una bordata. Quattro minuti dopo Milan in vantaggio con Romagnoli che di testa, su punizione battuto da Calhanoglu, mette in rete per il 2 a 1. I ducali reagiscono e Donnarumma in un paio di occasioni salva la propria porta, ma al 77’ Calhanoglu chiude la contesa battendo dal limite dell’area per la terza volta l’estremo difensore ospite.
Milan che con questa vittoria raggiunge il Napoli in classifica e fino alla fine lotterà per l’Europa.
Irrati non ha nessun problema a dirigere una gara senza episodi di rilievo.
SAMPDORIA - CAGLIARI (3-0): Arbitro Pairetto di Nichelino (Passeri - Mastrodonato), IV° Marinelli, VAR: Di Paolo, AVAR: Cecconi.
Tre punti quasi scontati per i liguri e come da pronostico fanno bottino pieno con un rotondo risultato. Sampdoria che si allontana dalla zona pericolosa e Cagliari che ormai ha poco da dire in questa stagione.
Gabbiadini e la doppietta di Bonazzoli le reti dei blucerchiati. Pairetto non ha nessun problema nella sua direzione e non c’è nulla da segnalare.
LECCE - FIORENTINA (1-3): Arbitro Guida di Torre Annunziata (Longo - Colarossi), IV° Di Martino, VAR: La Penna, AVAR: Del Giovane.
Viola che espugnano il Via del Mare e Lecce che non riesce a sfruttare il turno interno anche se con la mancanza di pubblico le gare sembrano giocate in campo neutro. La Fiorentina si allontana dalla zona retrocessione, mentre i salentini rimangono in piena zona calda.
Meritata la vittoria dei fiorentini e Guida non ha problemi a dirigere con personalità. Vede bene in occasione del rigore che Pulgar si fa parare da Gabriel al 10’: il fallo del portiere, poi ammonito, ci sta tutto su Ghezzal che lo supera.
ROMA - HELLAS VERONA (2-1): Arbitro Maresca di Napoli (Schenone - Villa), IV° Dionisi, VAR: Di Bello, AVAR: Fiorito.
La Roma consolida la sua 5^ posizione in classifica che vale l’Europa League, mentre il Verona ha qualcosa da recriminare in occasione del rigore che porta in vantaggio i giallorossi all’8’.
Qualche minuto prima erano stati i gialloblu a chiedere veemente il penalty ma Maresca vede bene e fa proseguire. Lopez anticipa nettamente Zaccagni toccando il pallone con le mani vicino al piede del veronese e per la dinamica è scontato l’impatto.
8’: contrasto in area scaligera, Empereur con Pellegrini, il difensore brasiliano anticipa il romanista Maresca purtroppo assegna il penalty che Veretout mette a segno. Ancora una volta evidenziamo i limiti del protocollo insensato. D’accordo sulla discrezionalità dell’arbitro (speriamo che lo sia sempre), ma quando un errore è madornale, come in questo caso, non si può annullare la tanta “amata” tecnologia. Andiamo avanti. Nell’occasione del rigore assegnato alla Roma, Juric viene espulso per proteste.
I padroni di casa, dopo la rete veronese con Pessina al 47’, hanno diverse occasioni per triplicare ma il risultato rimane di 2 a 1 meritatamente.
Maresca….. a prescindere dello svarione in occasione del penalty già descritto all’8’, non ha diretto male.
SASSUOLO - JUVENTUS (3-3): Arbitro Valeri di Roma 2 (Ranghetti - Liberti), IV° Sacchi, VAR: Chiffi, AVAR: Galetto.
La Lazio non c’è più, ma anche la Juventus, nonostante primeggi nel nostro campionato, non è quella che ci aspettiamo e da qualche giornata fatica parecchio. Stanca fisicamente o mentalmente?? Forse, ma in questa squadra non riconosco più il tanto osannato e forte centrocampo bianconero.
Vogliamo dare la colpa ancora a una volta a Sarri quando la Signora non giri a mille? Fate voi, io credo che la capolista è ben conscia delle sue potenzialità e non perderà il suo nono scudetto consecutivo.
Ovviamente c’è da sottolineare la prova offerta dagli uomini di De Zerbi, che insieme alla Dea, è la formazione che sciorinano un gran bel calcio. Sotto di 2 reti, gli emiliani trovano la forza fisica di ribaltare il risultato e solo nel finale la Juve riesce a trovare un pareggio in extremis.
Non ci sono episodi da evidenziare e Valeri non ha problemi.
UDINESE - LAZIO (0-0): Arbitro Abisso di Palermo (Tolfo - Rocca), IV° Serra, VAR: Massa, AVAR: Mondin.
I biancocelesti non si ritrovano più e pensare che Lotito ha voluto a tutti i costi la ripresa del campionato, forse convinto che la Lazio avesse tutte le qualità per poter dare una svolta per lo scudetto. Invece…..è svanito tutto.
Laziali che non trovano il passo giusto, Udinese che deve stare attenta manca qualche punticino per la certezza matematica di rimanere in A.
Il direttore di gara palermitano dirige bene e gli episodi di questa gara sono privi di senso per poterli analizzare, ben valutate dall’arbitro. Al 46’ la sfera termina nettamente al di là della linea di fondo quando Lasagna la mette al centro per la realizzazione di Okaka.