Troppa pressione e tanti errori: la Virtus perde 104-99 a Reggio Emilia e chiude la stagione nona. Persi i playoff, ora è tempo di operare scelte drastiche

- di Marco Vigarani -

Due anni fa la Virtus usciva dalla sfida finale contro Reggio Emilia con le ossa rotte e senza futuro, oggi il futuro c'è ma è davvero tutto da definire. La stagione dei bianconeri neopromossi si chiude con un nono posto che avrebbe accontentato tanti ma certamente non una piazza abituata a vincere ed una proprietà che non può accettare l'anonimato. In realtà oggi tutti potrebbero trovare un alibi: tanto la squadra spesso troppo corta quanto il suo allenatore ma anche la dirigenza che non ha trovato le risposte adeguate dal campo. La realtà è che la Virtus ora deve tracciare una linea di demarcazione importante, scegliere in autonomia il proprio futuro potando i rami inutili o dannosi e dotarsi di un organigramma di massima professionalità per non dilapidare i prossimi investimenti del patron Zanetti.La gara di Reggio Emilia ha dimostrato una volta di più quanto la squadra di Ramagli abbia peccato in concentrazione e mentalità in tanti momenti della propria stagione finendo per sprecare la possibilità di essere arbitro del proprio destino. Contro un avversario in vacanza, le Vu Nere hanno iniziato palesemente in ciabatte incassando immediatamente un parziale mortifero sotto i colpi di un indemoniato Reynolds. Inutile parlare della prestazione dei bianconeri nella prima metà di gara conclusa 50-31 spalancando praterie davanti agli attaccanti avversari. Solo dopo l'intervallo lungo i bianconeri si sono degnati di imbastire una reazione trovando una prestazione assolutamente mostruosa da Lafayette e una fiammata rabbiosa di Ale Gentile. Peccato però che il numero 0, in preda ai deliri di onnipotenza che ne hanno caratterizzato l'intera stagione, decida anche di vanificare lo sforzo facendosi fischiare un fallo tecnico sul -4. Nell'ultima frazione Reggio Emilia scappa via e ben presto anche Baraldi decide di concludere in anticipo la propria stagione da spettatore di una Virtus nata sotto una buona stella ma arrivata alla fine gravata di troppi equivoci. Al termine della gara, ecco le parole di coach Ramagli che forse vede vicino il suo licenziamento: "Dovevamo essere carichi ma anche sereni per affrontare questa partita ed invece ci siamo fatti schiacciare dalla pressione. Il primo tempo non ci appartiene, siamo andati troppo sotto troppo per pensare poi di rimetterla in piedi anche se ci abbiamo provato e ci siamo andati vicini. Il mio maggior rammarico è non aver avuto la squadra al completo per tutta la stagione. In particolare il girone di ritorno è stato un cimitero: abbiamo giocato solo due partite al completo. Nessun voto ma dico che stasera lasciamo la maglia della Virtus in condizioni migliori rispetto a quelle in cui l’abbiamo trovata. Non spetta a me dire chi raccoglierà questi frutti ma posso dire che ho dato tutto alla Virtus". GRISSIN BON REGGIO EMILIA – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 104-99 (25-15, 50-31; 77-63) GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Candi 2, llompart 9, Dellosto ne, Cipolla ne, Reynolds 36, Bonaccini ne, White 13, Wright8, Makoishvili 16, De Vico 14, Della Valle 6. All. Menetti. VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: Lafayette 32, Bandi Rossi 11, Aradori 15, Slaughter 5, Gentile S. 7, Gentile A. 20, Ndoja 7, Pajola, Lawson 2, Jurkatamm ne, Wilson. All. Ramagli.
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