Il CEO della Roma Guido Fienga dice sì ad una graduale ripartenza ma avverte: "Bisogna fare le cose con prudenza, senza eccessive paure"  Come è ben noto a tutti il campionato è ormai fermo dal 9 marzo, e sebbene il Covid-19 mieta ancora delle vittime, in Italia c'è chi auspica un ritorno in campo per salvaguardare il sistema calcio. Obiettivo primario ripartire. A ribadirlo è il CEO della Roma Guido Fienga: "Io ritengo che ipotizzare una graduale ripresa sia normale e doveroso. Dopo sei settimane di quarantena, effettuando i dovuti controlli sia sui giocatori che sui loro familiari, credo si possa ipotizzare una ripresa graduale nel nostro centro sportivo. Aspettiamo indicazioni dalle autorità competenti sulla ripresa delle competizioni ma intanto già una ripresa degli allenamenti sarebbe importante. Del resto l'obiettivo deve essere ritornare, seppur per gradi, a una normalità, tenendo presente le dovute cautele, ma anche senza eccessive paure. Non voglio dire che dobbiamo riprendere a tutti i costi sacrificando tutto e tutti sull'altare del calcio, e la Roma ha dimostrato quanto sia importante puntare sulla prudenza e sulla prevenzione: bisogna fare le cose con prudenza senza però cadere nella "dipendenza dall'emergenza". Uno stato d'animo che se non controllato rischia di fermare ogni cosa". - il CEO della Roma ha poi aggiunto - "I nostri giocatori hanno obbedito, come tutti, alle indicazioni loro inoltrate. Nessuno si è mosso dalla città e hanno seguito le regole come tutti i cittadini italiani e romani senza fare storie. Anche in loro c'è un po' di angoscia e preoccupazione per le tante vittime e i tanti problemi generati dal Covid-19. Ma c'è anche tanta voglia di ripartire".
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