Inter, Ausilio: "Gudmundsson e Zirkzee? Mi piacciono ma sono operazioni complicate"
Il ds neroazzurro ha parlato di mercato a margine della festa scudetto di ieri. Ecco le sue parole
L'Inter festeggia ma la società resta vigile. La sensazione è che i neroazzurri possano aprire un ciclo vincente, per farlo, però, è necessario un giusto apporto dal mercato. Zielinski e Taremi sono già sotto contratto per il prossimo anno e rappresentano due ottime alternative che andranno a rinfoltire la rosa, ma qualche altro innesto ci sarà sicuramente. Da vedere poi, chi lascerà invece il club. Di questo ha parlato il direttore sportivo Ausilio.
Ausilio sullo scudetto vinto e sul rischio di peccare in presunzione
Lo scudetto dell'Inter è il risultato finale di un campionato dominato e interpretato in maniera perfetta. La squadra di Inzaghi ha perso una sola volta fin qui, dimostrando di essere la più forte e giocando un bel calcio. Sulla festa per il titolo e sull'aspetto mentale, Ausilio si è espresso così:
Di vittorie qui ne abbiamo fatte tante ma questa è speciale. Sul pullman non c’è la Coca Cola, in queste 7 ore i ragazzi hanno bevuto di tutto. La pressione va bene, la stagione era iniziata con l’obiettivo di vincere lo Scudetto ed essere i primi a Milano con la seconda stella. Ora faremo di tutto per competere, l’Inter non può che giocare ogni stagione per provare a vincere. E se ci riusciranno altri, stringeremo loro la mano. in Italia a differenza di quello che alcuni fanno passare ci sono almeno 5-6 squadre che vogliono vincere lo Scudetto. Noi siamo l’Inter e non possiamo iniziare la stagione solo per pensare alla qualificazione Champions. Il prossimo anno ripartiremo con la stessa ambizione, con voglia di misurarci e senza presunzione
Inter, piacciono Gudmundsson e Zirkzee
Incalzato sul tema mercato, Ausilio non ha potuto evitare di tirare in ballo Gudmundsson e Zirkzee. Due giocatori, soprattutto il primo, che piacciono a Inzaghi e alla società, ma nel mirino di molti club:
Mi piacciono tutte e due ma sapete benissimo la difficoltà di fare certe operazioni in Italia… Sono di qualità ma questo non vuol dire che l’Inter li può comprare. Abbiamo cinque attaccanti e ripartiremo da quattro
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