Spal, il saluto di Vagnati: "Grazie Ferrara, è stata una favola. Mattioli un padre adottivo"
L'ex direttore sportivo spallino ha voluto salutare e ringraziare la gente di Ferrara per il sostegno ricevuto nei sette anni in Emilia
Una lettera per salutare e ringraziare. L'ex direttore della Spal Davide Vagnati, ha affidato ai social i suoi pensieri dopo sette anni di lavoro a Ferrara: "Eccoci qua, prima o poi doveva accadere. Onestamente in questo momento il sentimento che più mi pervade è la malinconia; si la malinconia, di tutto quello che siamo stati, quello che abbiamo costruito e perché no, quello che abbiamo vinto e raggiunto. Mi ricordo il primo giorno che arrivai al Centro Sportivo di Via Copparo…l’erba era alta 1/2 metro…capii subito che una città fantastica come Ferrara non meritava una situazione sportiva simile. Era luglio 2013, il resto è storia, la nostra storia". I ringraziamenti del dirigente sono andati anche alla tifoseria biancoazzurra e a chi ha collaborato con lui nel corso degli anni. Adesso per lui potrebbe esserci il salto in un club importante per storia e tradizione come il Torino: "Non voglio dilungarmi, chi mi conosce sa che non mi piace apparire molto, avrei mille emozioni, pensieri, aneddoti da condividere ma adesso mi sento solo di ringraziare Ferrara, avete accolto me e la mia famiglia come uno di voi. Una cosa per cui andrò fiero, sono sincero, è che non mi aspettavo tutto questo calore, sono i tantissimi messaggi che continuo a ricevere da parte di tantissimi cuori biancoazzurri e da persone, collaboratori e calciatori con le quali ho condiviso questa meravigliosa favola. Ritengo sia superfluo stare a parlare di come sia finita, le recenti comunicazioni a riguardo della Società Spal già evidenziano il tutto. I ringraziamenti alle persone di questo incredibile percorso non voglio scriverli al momento, perché sicuramente dimenticherei qualcuno; ritengo che dovrei ringraziare ogni singola persona che abbia speso una goccia del proprio sudore per la Nostra Amata. Mattioli mi scuserà ma non sono e non sarò mai in grado di dargli del Tu per rispetto che nutro nei Suoi confronti, non è solo il presidente per me, ma è come un padre adottivo e lo sarà sempre. A Lui voglio lasciare l’unico ringraziamento, senza sminuire nessuno sia chiaro, in primis la Fam. Colombarini, Simone e perché no Elisa, sono persone fantastiche che ci hanno permesso tutto questo con grandi sacrifici.
Il pres. lo merita, per quello che è, quello che fa quotidianamente e soprattutto per quello che vorrebbe fare di questa Città/Società".
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