Il Bologna resiste e porta a casa un buon punto: all'Olimpico è 1-1 contro la Lazio
La squadra di Donadoni esce dall'Olimpico con un buon punto, tenendo la Lazio sull'1-1. I rossoblù salgono dunque a quota 34 e riscattano il doppio passo falso contro Spal e Atalanta
- di Calogero Destro -
All'Olimpico il Bologna gioca una buona partita, fatta di quella compattezza difensiva che non si vedeva da tempo, e di ripartenze di qualità, che tengono in apprensione la difesa della Lazio. La squadra di Donadoni, che sceglie di dare continuità al 3-5-1-1 proposto nelle ultime uscite, riscatta dunque il doppio passo falso registrato con Spal e Atalanta, e portando a casa un punto importante più per il morale che per la classifica. Un punto che potrebbe dare ai rossoblù nuova linfa per affrontare al meglio questo finale di stagione. Pronti via e il Bologna trova subito il vantaggio. E' infatti il terzo minuto quando Dzemaili prova la botta dai 25 metri: Strakosha respinge male, e Simone Verdi è rapace nel ribattere in rete il goffo intervento del portiere albanese. Il trequartista felsineo, al settimo centro stagionale, non poteva festeggiare in modo migliore la convocazione in Nazionale per la doppia amichevole con Inghilterra e Argentina. La reazione della Lazio è rabbiosa. Sul bel tacco di Nani - molto attivo fra linee - Parolo mette infatti i brividi a Mirante, ma la sua conclusione, seppur di poco, non trova il bersaglio grosso. All'11' ci prova allora Luis Alberto, ma Mirante è reattivo e sventa la minaccia. Il gol dei padroni di casa, però, e nell'aria. E arriva al 17': sulla splendida verticalizzazione di Luis Alberto che trova colpevolmente impreparata la retroguardia rossoblu. Lucas Leiva ringrazia e batte il portiere ex Parma con un piattone preciso. Per il regista brasiliano è la seconda rete consecutiva, dopo il decisivo sigillo nell'ottavo di ritorno contro la Dinamo Kiev. Dopo il gol incassato la squadra di Donadoni prova ad alzare il baricentro, riuscendo a tenere su palla grazie al prezioso lavoro di Palacio. Simone Inzaghi decide intanto di invertire gli esterni, riportando Marusic nella posizione naturale di tornante destro e spostando F. Anderson sulla corsia mancina. Ma il primo tempo non regala più particolari sussulti e si conclude dunque sull'1-1. Inzaghi decide di iniziare la ripresa con due cambi: Lukaku per Nani e Bastos per Wallace (ammonito nei primi 45'), con Anderson libero di svariare dietro Immobile. La Lazio alza dunque i giri del motore, ma il Bologna, anche grazie ad un attento Mirante, tiene bene. Prova ad affacciarsi dalle parti di Strakosha anche il Bologna, che dopo il tentativo di Donsah, contrato da Luiz Felipe, guadagna due corner consecutivi che si concludono però con un nulla di fatto. Al 59' Donadoni inserisce Mbaye per De Maio, che era stato ammonito pochi minuti prima, facendo scalare Torosidis - autore di un'ottima gara - fra i tre centrali. Le squadre cominciano ad allungarsi e su un contropiede mal gestito da Dzemaili, Anderson semina un paio di avversari e prova a sorprendere Mirante dalla distanza, ma il suo destro è debole. Al 77', intanto, è il turno di Romagnoli per Torosidis, mentre Mirante viene ammonito per perdita di tempo. All'80' ancora Anderson, il più ispirato fra i biancocelesti, tenta la botta al volo dal limite, ma il suo tentativo è abbondantemente alto. All'82' Inzaghi si gioca la carta Caicedo, che entra proprio per Anderson. Mentre 3' dopo Donadoni decide di spendere l'ultimo cambio per inserire Krejci al posto di Masina. Ma la partita, a parte un tiro di Simone Verdi in pieno recupero alzato sopra la traversa da Strakosha, non regala più emozioni e si conclude dunque sull'1-1.
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