La FIGC ha presentato una bozza con le linee guida da seguire nel caso in cui si dovesse tornare in campo una volta superata l'emergenza coronavirus A margine di una riunione tenutasi in videoconferenza, alla quale ha partecipato anche la Commissione medica federale presieduta dal prof Paolo Zeppilli, la FIGC ha presentato le linee guida che le società di calcio dovranno seguire per garantire la salute dei propri tesserati in un momento così delicato qualora si decidesse di tornare in campo. Il presidente Gravina ha sottolineato come il calcio abbia esigenze straordinarie dovute all'impatto economico che genera e alla grande esposizione mediatica.  Nella bozza si legge di isolamento preventivo delle squadre nei propri centri sportivi adeguatamente sanificati, e protocolli riguardanti tutti i calciatori e  membri dello staff contagiati e guariti dal Covid-19. Inoltre i calciatori saranno sottoposti a esami diagnostici a cura del medico sociale e del medico di squadra (test molecolari, test sierologici, esame del sangue). "Se e quando dovessimo avere luce verde per una graduale ripartenza - ha dichiarato il presidente Gravina - il mondo del calcio si deve far trovare pronto. E' questo lo scopo del lavoro svolto dalla nostra Commissione medica, e a tal proposito ringrazio tutti gli esperti che hanno aderito al nostro invito. Per il ruolo che il calcio ricopre nella società italiana, sono convinto che potremo dare un contributo importante a tutto il Paese".  
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