Mourinho: "Spero si torni a giocare. Un match a porte chiuse non è mai in uno stadio vuoto"
La voglia di vincere la quarta Premier, il desiderio che il calcio riparta, le finali di Champions vinte e gli 'stadi vuoti'. Lo Special One a 360 gradi
Il rispetto delle norme di sicurezza ci dev’essere, ma il calcio deve ripartire. José Mourinho, in un’intervista rilasciata a Sky Sports UK ha detto la sua sulla ripresa del campionato, evidenziando anche che un match a porte chiuse non si gioca in uno stadio ‘vuoto’: “Mi manca il calcio, ma preferisco dire che mi manca il nostro mondo. In questa quarantena, ho guardato tante partite come mai nella mia vita. Ho rivisto per la prima volta le mie finali di Champions e a distanza di qualche anno alcuni match di Premier League. Dobbiamo avere pazienza, è una lotta che combattiamo insieme. Se giocassimo le ultime 9 gare sarebbe bello per tutti, per il calcio e per la Premier. Non mi interessano date o anniversari: preferisco pensare di vincere la mia quarta Premier League. Se giocassimo a porte chiuse, mi piacerebbe pensare che il calcio non sia mai a porte chiuse. Grazie alle telecamere, milioni e milioni di persone ti possono guardare. Quindi se un giorno entrassimo in questo stadio vuoto, esso non sarà affatto vuoto”. Lo Special One si è concentrato, quindi, sulla propria squadra, il Tottenham: “Siamo pronti a riprendere gli allenamenti individuali su appositi campetti. È una sensazione positiva per i ragazzi avere la possibilità di annusare di nuovo l'erba”.
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