Inter, contro l'Udinese non puoi sbagliare! Serve ripartire al meglio
Dopo il tonfo del Derby di Milano, i nerazzurri sono chiamati a resettare tutto ad Udine, per rilanciarsi al meglio
L'Inter deve assolutamente ripartire. Certo, la sconfitta nel Derby di Milano è stata più rovinosa di quanto venga spiegato dal risultato, ma è altrettanto vero che farsi condizionare a lungo da un risultato negativo sarebbe controproducente per i nerazzurri, anche se è arrivato dopo sei successi consecutivi nei Derby contro gli acerrimi rivali del Milan.
Occorre ripartire e farlo anche al meglio delle proprie possibilità e il campo di Udine, benché non sia stato clemente in passato con l'Inter (in questo campo, i nerazzurri ci hanno perso due anni fa e nella passata stagione ci hanno vinto a fatica), risulta tutt'altro che proibitivo per una pretendente per lo scudetto.
L'Inter ad oggi può concedersi pochi passi falsi, in modo tale da non incappare in un tunnel di negatività che sarebbe controproducente dopo neanche un mese e mezzo dall'inizio della stagione 2024-2025.
Serve insistere su Zielinski o Frattesi
Alla luce di quanto si è visto con maggior prepotenza nel Derby di Milano, occorre ridurre al più presto il minutaggio di Henrik Mkhitaryan. Sta faticando sempre di più in mezzo al campo e il gol di Pulisic di domenica sera non fa altro che essere l'ennesima diapositiva che certifica le difficoltà fisiche dell'armeno.
A 35 anni, Mkhitaryan è ormai l'anello debole del centrocampo dell'Inter ed è necessario per Simone Inzaghi iniziare a prendere in considerazione l'idea di iniziare a lanciare come titolare uno tra Piotr Zielinski e Davide Frattesi.
Il polacco è reduce da un'ottima prova contro il Manchester City all'Etihad, mentre l'ex-Sassuolo viene da un periodo di forma a dir poco smagliante soprattutto in nazionale. Entrambi sono in condizioni fisiche decisamente migliori rispetto a Mkhitaryan, e meritano senz'altro un minutaggio crescente.
Inoltre, entrambi potrebbero risultare maggiormente idonei a reggere i ritmi che il gioco di Inzaghi impone in mezzo al campo. L'Inter non può più permettersi di giocare in inferiorità numerica a centrocampo, e non è da escludere che il tecnico piacentino possa iniziare fare questi cambiamenti già dalla trasferta friulana contro l'Udinese di Kosta Runjaić.
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Urge un reset nell'approccio alla partita
L'aspetto più critico che deve essere curato da Simone Inzaghi riguarda l'approccio alla partita da parte della sua Inter. I cali di tensione come quelli di Monza o i crolli come quello del Derby di domenica possono essere davvero mortiferi se non si ha il miglior atteggiamento sin dall'inizio alle partite.
Serve ritrovare quella fame che aveva fatto le fortune nella stagione dominante dello scudetto della seconda stella. Serve quello sguardo mortifero e assetato di sangue che si era visto in occasione dello splendido pareggio all'Etihad contro il Manchester City. Serve quella concentrazione tanto richiesta per quello che è il calcio di Simone Inzaghi. Serve quella determinazione nei vincere i duelli nelle varie porzioni di campo.
Serve ritrovare quella forza tattica, tecnica e soprattutto mentale che l'Inter aveva avuto quando cannibalizzava il campionato italiano senza pietà alcuna per la concorrenza.