L'Inter perde terreno da Juve e Napoli. Lazio a 0, sorpresa Spal
I nerazzurri hanno collezionato un solo punto nelle prime due partite e devono già inseguire Juventus e Napoli. Lazio ancora a 0, Spal a punteggio pieno grazie ad Antenucci
- di Calogero Destro -
C'è chi prende il volo in vetta alla classifica, come da abitudine. L'Anti-Juve, invece, non decolla, anzi. L'Inter è stata protagonista di un mercato roboante, che ha caricato ambiente e media, facendo immaginare i nerazzurri tra i maggiori protagonisti del campionato. Ad oggi, però, la squadra di Spalletti è un cantiere aperto. Nel pareggio contro il Toro c'è anche la mano - in negativo - del tecnico di Certaldo, che non ha saputo leggere il calo fisico e di concentrazione dei suoi dopo il doppio vantaggio del primo tempo (7' Perisic, 32' De Vrij). L'ingresso di Martinez a soli due minuti dal fischio finale, poi, è quasi inspiegabile. La terza sostituzione doveva essere spesa prima: non è un caso che in meno di 120", l'ex Racing abbia collezionato un assist al bacio per Icardi (quasi sempre isolato e costretto a fare a sportellate con i 3 centrali granata), poi sprecato malamente. Il fatto che Keita, entrato al 71', avesse messo in apprensione la difesa di Mazzarri, sembrava essere un segnale abbastanza evidente verso la direzione da seguire. Ma il tempo dei processi è ancora lontano. Intanto Juve e Napoli scappano a +5: i bianconeri, in attesa del miglior Ronaldo, domano agevolmente la Lazio grazie alla perla di Pjanic (che festeggia nel migliore dei modi il rinnovo fino al 2021) e alla zampata di Mandzukic. Il Napoli dà una bella prova di forza e personalità battendo in rimonta il Milan, che al San Paolo era riuscito a portarsi sul 2-0, salvo poi crollare sotto i colpi di Zielinski (doppietta) e Mertens, che all'82' ha realizzato il 3-2. In vetta alla classifica, assieme a Napoli e Juve, c'è pure la Spal. Sarà l'aria del Dall'Ara o il profumo di derby a portare bene alla squadra di Semplici, che dopo aver battuto il Bologna alla prima, vince sul campo neutro anche contro il Parma grazie alla gran girata di capitan Antenucci al 4'. Dilaga la Fiorentina contro il Chievo (6-1). L'applauso più grande del Franchi, però, non è per un gol dei viola, bensì per quello siglato dall'ex Tomovic, che una volta segnato il sigillo della bandiera, di testa, alza le mani col segno 13 verso il cielo, in ricordo del compianto Davide Astori. Buona partenza per il Genoa (2-1 all'Empoli), mentre la Sampdoria cade contro una brillante Udinese (1-0, 9' De Paul). Pareggio pirotecnico a Cagliari, tra i sardi e il Sassuolo (2-2). Reti bianche invece al Matusa fra Frosinone e Bologna, che muovono la classifica dopo lo 0 dell'esordio. Si dividono la posta anche Atalanta e Roma: all'Olimpico finisce 3-3.
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