Adani tuona: "L'Inter non è stata creativa. Dybala andava preso, perché dare via Sanchez e Perisic? Con Lukaku pensavano di risolvere, ma..."
L'ex difensore dell'Inter commenta la sconfitta contro la Roma
Lele Adani durante la Bobo Tv in onda su Twitch ha commentato la sconfitta rimediata dall'Inter nell'ultimo turno di campionato a San Siro contro la Roma.
"Conosco tutto lo Stato maggiore dell'Inter, da Zanetti a Ausilio, Marotta, Baccin, Inzaghi, li nomino tutti, anche Zhang. Come abbiamo attaccato la Juve, io non vedo una comunicazione adeguata all'Inter. Si può essere precisi o non precisi, fuorvianti, ingannevoli o chiari. Una cosa è certa, i tifosi dell'Inter non stanno capendo niente. Io, che comprendo e sono libero, dico che l'Inter ha preso Lukaku pensando di risolvere i problemi, ma non è stata creativa e valutata il rinnovamento di idee e stimoli, a maggior ragione nel calcio".
"Dybala era un giocatore che andava preso e non è stato preso, non c'è stata chiarezza anche lì. Ora ha in mano la Roma. Chi è che ha scelto uno e non l'altro? Perché è stato dato via Sanchez che era uno dei pochi che dribblava? E' stato lui a portare le coppe a Milano negli ultimi anni. Hanno preso dei soldi e addirittura lo hanno mandato via. L'altro è Perisic, non era solo esterno sinistro, era un fattore nel gioco, uno come lui non esiste. L'Inter è la squadra che passa meglio nel pallone, ma se si appiattisce fai fatica. Gosens? Guardavo il riscaldamento. La faccia diceva tutto, poi lui è un professionista esemplare, chi ha giocato a calcio però sa guardare gli occhi. Questo ragazzo però va visto con continuità. Uno come lui non può completare la squadra, deve rimpiazzare Perisic, deve giocare. Nessuno è totalmente immune da colpe. Skriniar andava venduto, non lo hanno fatto anche perché i tifosi non volevano. Ora rischi di venderlo a metà o perderlo a giugno a zero. Il sostituto era Akanji, che ora gioca nella squadra più forte del mondo. E' stato un mercato non creativo e poco visionario, non sono state fatte scelte giuste. Poi tutto si vede nel campo e nella comunicazione".