Bosco senza freni: “Tifosi di quella squadra italiana sono feccia aggressiva, ma c’è chi li difende”
Lo scrittore e tifoso della Juventus si è scagliato contro i tifosi dell’Inter per l’episodio di Ferrara, ma ha bacchettato pure Andrea Agnelli
Parole durissime quelle rilasciate dallo scrittore e tifoso della Juventus, Andrea Bosco per TuttoJuve.com, riguardanti il brutto episodio di Ferrara durante Inter-Monaco, match amichevole disputato mesi fa. Un tifoso juventino è stato pesantemente insultato dai tifosi interisti per via della sua maglia bianconera. Il video dell’episodio è diventato virale e Bosco ha rilasciato le seguenti parole al veleno contro i tifosi nerazzurri, bacchettando pure il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, per non aver preso posizione sull’episodio:
“Da tempo scrivo di una società che non riconosco più. A scanso di equivoci: non perché ha smesso di vincere. Sconfitte e vittorie sono fisiologiche nello sport. Anzi: le sconfitte fanno crescere. Ti riportano nei confini della realtà, specie se dopo tante vittorie hai reputato di essere Dio. No: sono i comportamenti che mi sconcertano. Ci sono cose che non possono passare sotto silenzio. Ci sono situazioni nelle quali una società ha il dovere di prendere posizione. Di esternare indignazione e di protestare. Non di fingere di non vedere consegnandosi (tanto per cambiare) al silenzio. Invece l'episodio avvenuto alla stadio di Ferrara dove si disputava Inter – Monaco e dove uno spettatore che indossava la maglia della Juventus è stato insultato al grido di “Juventino pezzo di mer...” poi fisicamente molestato e infine costretto dalla polizia (intervenuta) a sfilarsi la maglia e ad indossarne un'altra per placare la feccia di cui sopra. Ecco: una società ancora degna del nome che porta avrebbe fatto un comunicato di solidarietà verso quello spettatore. Avrebbe inchiodato l'Inter alle proprie responsabilità. Avrebbe sollecitato una inchiesta da parte della Federazione. Avrebbe chiesto conto alla Polizia del comportamento “violento“ nei confronti di un cittadino. Ma comprensiva nei confronti dell'arroganza tifosa. Mettiamo che quello spettatore avesse pure intenti provocatori: chi ha il diritto di dire ad un altro cosa indossare? Ogni cittadino garantito dalla Costituzione ha il diritto di vestirsi come gli pare. Altrimenti quando parliamo di “diritti“ sarebbe meglio evitassimo di farlo“
CRITICA AD ANDREA AGNELLI - “La cosa è più grave di quanto non sia apparsa ai media televisivi nazionali che si sono ben guardati dal riportare e stigmatizzare la vicenda. Ecco perché io non posso accettare le “inclinazioni“ di Andrea Agnelli. Ecco perché mi indigna che il presidente della Juventus “provi affetto“ per un club popolato da troppi discutibili tifosi. Che siano la feccia di Ferrara o qualche guitto televisivo, ex calciatori “provocatori“, giornalisti di lungo, medio o recente corso, politici “digiamolo“ di dubbia civiltà , o imprenditori con la vocazione ad "imballare“ , rappresentano una moltitudine aggressiva. Perché ho chiamato in causa la società di Zhang, Marotta, Ausilio e Zanetti? Perché un comunicato di vicinanza a quel tifoso e di dissenso nei confronti della propria tifoseria sarebbe stato opportuno. Per carità ; gli incivili indossano anche maglie bianconere . Ma non questa volta . Non in questa occasione . Quanto alla Juventus: il suo silenzio non è “d'oro”. Il silenzio della Juventus disegna una società incapace di essere solidale con chi, “colpevole“ solo di aver indossato la maglia sociale, ha subito violenza”