Importante svolta per quanto riguarda la classe arbitrale, troppo spesso finita nell'occhio del ciclone per alcune decisioni che hanno scontentato una squadra piuttosto che un'altra: l'elezione del nuovo presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, Alfredo Trentalange, quale successore di Marcello Nicchi, potrebbe rivelarsi tanto significativa quanto epocale, perché potrebbe presto apportare alcune innovazioni che riguarderanno i direttori di gara.

Il presidente appena eletto ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport precisa fin da subito: "La prima cosa a cui tengo e alla quale voglio lavorare da subito è la creazione di un tavolo dei presidenti di sezione, in cui  uno al fianco dell'altro si condividano le problematiche e i bisogni della base e dei territori - spiega Trentalange -. Perché bisogna partire dal problema che è quello del reclutamento e dalla necessità di una svolta sulla formazione".

Tra le innovazioni che Trentalange vorrà apportare vi è l'aspetto comunicativo, una svolta davvero epocale per quanto riguarda la classe arbitrale: "Serve poi uno stile diretto oltre alla necessità che tutti gli organi tecnici parlino la stessa lingua. Gli arbitri parleranno di più - rivela - dobbiamo farlo, sarà una cosa naturale anche con i mass media e sarà un rapporto reciproco nel rispetto dei ruoli con le metodologie appropriate".

 

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