Cristiano Ronaldo nel mirino delle polemiche, Criscitiello senza peli sulla lingua. Il campione portoghese è finito al centro delle critiche per il lancio della maglia per terra nel postpartita di Juventus-Genoa scatenando una bufera sui social network. Il direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb, Michele Criscitiello ha colto l'occasione per commentare l'episodio nel suo classico editoriale sul sito di calciomercato: "L'affare Ronaldo non è stato poi così un grande affare. Per la Juventus e per lo stesso Ronaldo. Non lo dicono i numeri che, bene o male, parlano di due scudetti, qualche coppa nazionale e tanti gol segnati in serie A. A bocciare l'operazione sono i conti (in rosso) della Juventus e la bacheca tristemente rimasta al pre Ronaldo. CR7 gioca per sé e per il suo brand. La conferma l'abbiamo avuta ieri. Un pomeriggio di routine con la Juventus che doveva vincere e ha vinto contro il Genoa. A proposito, la squadra di Ballardini sta lentamente staccando la spina dopo aver messo la salvezza in ghiaccio. Dicevamo di Ronaldo. Non è contento del 3-1 della sua squadra ma deluso ed arrabbiato per non aver fatto la differenza. La strada del tramonto è sempre più vicina. A fine gara lancia a terra la maglia della Juventus (che poi raccoglierà un fortunato raccattapalle) senza mostrare un minimo di rispetto per quei colori che oggi dovrebbe difendere e non gettare al vento".

Cristiano Ronaldo deve prendere esempio da Lukaku? Criscitiello duro con il portoghese

Criscitiello continua: "Poco rispetto anche nei confronti della Juventus e dell'Italia che dopo 3 anni non spiccichi mezza parola di italiano e che chiami ancora la sua squadra Giuventus. Almeno una parola imparala, dopo tre anni, per 100 milioni all'anno che prendi. Non chiediamo di trasformarsi in Dante Alighieri. Campioni bisogna esserli anche fuori dal campo e Lukaku, giusto per fare un nome, quando lo senti parlare in italiano ti complimenti almeno per l'impegno che ci ha messo. Ronaldo non riesce più a fare con i piedi quello che la testa gli dice di fare. E' stato un fenomeno ed è un grande campione. Continuerà a fare grandi cose, nella giocata individuale, ma sicuramente sta iniziando una fase di atterraggio che se continuerà in Italia rischia di essere più veloce del previsto. Un altro anno nel nostro campionato e Ronaldo rischia di finire prima di quanto abbia previsto". 

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