Cassano: "Non si può tornare in campo. Gravina e gli altri fermino il calcio"
Le verità di Antonio Cassano: "Impossibile giocare 13 partite in 45 giorni. Lautaro fortissimo ma per 120 milioni lo venderei. Ronaldo? Ce n'è solo uno..."
Il calcio italiano va in una direzione, Antonio Cassano dall’altra. Proprio in questi ultimi minuti, infatti, è in corso l’assemblea di Lega per definire un contorno, assieme ai dirigenti dei club di A, all’ancora sfumato e incerto futuro della stagione calcistica 2019/2020. C’è, però, chi invoca lo stop del campionato a causa dell’emergenza legata al Covid-19. Durante una diretta Instagram con Pierluigi Pardo, l’ex-talento di Bari Vecchia, sempre schietto nel dichiarare pubblicamente la propria posizione, ha lanciato l’allarme: “La realtà dei fatti è che non si può tornare in campo, soprattutto per fare 13 partite in 45 giorni, anche ci fossero 8/10 cambi. Giocare il campionato nell'anno solare come propone Galliani mi sembra un po' difficile. Il presidente Gravina e tutti gli altri devono essere uniti nel fermare il calcio". Cassano si è soffermato, inoltre, su vari argomenti, dalla longevità di Buffon al talento di Lautaro, dal confronto tra Ronaldo il Fenomeno e CR7 alla mancanza di alcuni sport e degli annessi protagonisti in questo periodo: “Il rinnovo di Buffon non è una sorpresa. Gigi vuole fare il mondiale nel 2022, giocherà il sesto mondiale. Farà un anno e poi vedrete che continuerà, sono pronto a scommettere. Lautaro è fortissimo ma per 120 milioni si può anche vendere. Pagato 20, venduto a 120. Mi faccio dare 70/80 milioni cash e Arthur, oppure uno tra Lenglet e Umtiti così l'Inter avrebbe un centrale mancino. E poi in attacco prenderei Cavani, anche a 33 anni è perfetto per Conte per vincere subito. Tra Werner e Griezmann punterei dritto su Lacazette, il top in coppia con Lukaku. Ronaldo è uno solo: il Fenomeno. Chiedete a qualsiasi addetto ai lavori, lui era fuori dal mondo, ha vinto un mondiale nel 2002 dopo un anno fermo per l’infortunio al ginocchio e quasi vince anche lo scudetto da solo”. “Io sto diventando matto senza calcio, tennis e NBA – ha aggiunto infine l’ex-attaccante pugliese -, mi manca non vedere gli ultimi scampoli di carriera di Federer e Valentino Rossi. Ho paura di non vederli mai più”.
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