L'ex dirigente della Juventus, Luciano Moggi, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a 1 Football Club su Radio Station, a riguardo dei calciatori in scadenza di contratto e della presenza eccessiva degli stranieri nel nostro campionato. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni: 

"Quello dei calciatori che vanno in scadenza è un problema che qualcuno deve risolvere. Ovvio che gli atleti siano proprietari delle proprie scelte, ma andare in scadenza lo fanno di proposito per strappare migliori condizioni economiche. Questo è un vero problema per le società, ma è difficile da risolvere, perché a contratto scaduto ognuno è libero di andare dove vuole. L'altra faccia della medaglia è che se un calciatore non rende secondo le aspettative, la società è costretta a pagarlo per quanto pattuito. Per questo io non farei più contratti lunghi. Qui bisogna prendere provvedimenti, ma nessuno lo fa".

BASTA STRANIERI - "Bisogna evitare di portare stranieri a gettito continuo nei nostri campionati, non è tollerabile vedere dieci undicesimi stranieri in una squadra, quando poi la maggior parte di loro non sono all'altezza dei nostri ragazzi. Quindi il problema principale non sono gli allenatori, ma l'importazione di stranieri che vengono scelti al posto degli italiani solo perché costano di meno e non c'è bisogno di fideiussioni, ma bastano assegni. Le società sono favorite da un punto di vista economico. In Serie A abbiamo oltre 360 stranieri, e non credo che tutti questi siano all'altezza di stare nella nostra massima categoria. Il problema, dunque, non sono gli istruttori né i formatori delle Primavera".

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