Antonio Conte e Giuseppe Marotta (Ph. Twitter)

Martedì è il giorno fissato dall'Inter per incontrarsi con Antonio Conte e decidere se proseguire il cammino insieme o separarsi dopo appena un anno. A rivelarlo è il Corriere dello Sport. 

Dopo le dichiarazioni dal sapore di addio rilasciate dal tecnico al termine della finale di Europa League persa contro il Siviglia venerdi sera, il divorzio sembra scontato. Ma Steven Zhang, Giuseppe Marotta e il resto della dirigenza nerazzurra proveranno a convincerlo a restare per continuare il progetto partito un anno fa e contendere lo scudetto alla Juventus nella prossima stagione, ma anche e sopratutto per non essere costretti, ancora una volta, ad iniziarne uno ex novo e ripartire così da zero.

Per l'Inter c'è un altro aspetto da considerare e riguarda le proprie casse. In caso di esonero, in ballo ci sono 47 milioni di euro del contratto in essere fino al 2022 di Conte e del suo staff a cui si aggiunge lo stipendio di Spalletti.

Secondo quanto riportato da Tuttosport. però, la dirigenza interista avrebbe messo in pista i propri avvocati per individuare i comportamenti non propriamente filo-societari per giustificare un licenziamento per giusta causa. Un'altra via possibile sarebbe quella della risoluzione consensuale senza penali da parte del club e senza risarcimento danni a carico del tecnico.

In pole position per la panchina dell'Inter, in caso di divorzio, ci sarebbe Massimiliano Allegri, che andrebbe a sostituire Conte per la seconda volta in carriera, dopo essergli subentrato sulla panchina della Juventus nell'estate del 2014.

 

 

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