Agroppi senza freni: “Lippi? Scorretto con me, arbitri aiutano Juve fin dalle giovanili”
Le parole al veleno di dell’ex allenatore della Fiorentina, riportate da calciomercato.com
Aldo Agroppi non si è mai tirato indietro nelle dichiarazioni in ambito calcistico. L’ex calciatore del Torino, è noto per non avere peli sulla lingua, specialmente quando si parla della sua acerrima nemica giurata: la Juventus.
L’astio di Agroppi nei confronti della Juventus
La poca simpatia tra l’ex tecnico della Fiorentina e La Vecchia Signora, sembra avere radici lontane. Ecco alcune sue dichiarazioni, riportate da calciomercato.com, dove spiega il perché di questo dissapore nei riguardi dei bianconeri:
“Eppure da ragazzino simpatizzavo per la Juventus. Il mio idolo era Sivori, portavo i calzettoni alla cacaiola come lui, Poi quando ho cominciato a giocare nelle giovanili del Toro ho capito che cosa significa avere di fronte la Juve. Sì, perché cominciavano ad aiutarla fin da campionati giovanili. C’era il fascino della società, di grandi dirigenti come gli Agnelli, Boniperti e gli arbitri davanti ai bianconeri diventavano umili, servitori della Juve”
Il rapporto difficile con una leggenda della Juventus: Marcello Lippi
Agroppi ha poi spiegato il perché del suo rapporto poco cordiale con una leggenda della Juventus: Marcello Lippi. Ecco le sue parole di fuoco nei confronti del CT campione del mondo 2006:
“Nel 1971-72 a Genova, contro la Samp, stavamo sotto per 2-1, anticipo Battara di testa e segno. La palla è dentro di 20 centimetri e Lippi, evidentemente un segno del destino, la butta fuori. Ho ancora le foto e i filmati, anche se non c’era la moviola". Con Lippi non si sopportano. "Mi ha fatto una cosa che non mi doveva fare, sarebbe troppo lungo parlarne e non mi va. Comunque ognuno per la sua strada. Ma quello che mi dà più fastidio che a distanza di tanto tempo continua a dire che la palla era fuori. Barbaresco, ottimo vino e pessimo arbitro, prima convalida e poi annulla”