Premier, l'idea per portare a termine la stagione è di quelle pazze, ma non impossibili: giocare ogni tre giorni nei mesi di giugno e luglio. Gare in chiaro Riprendere la stagione dopo la fine di maggio e terminarla prima degli inizi di agosto? Perché no, d’altronde non sarebbe il campionato delle meraviglie se i miracoli calcistici non accadessero. Parliamo della Premier League inglese, determinata più che mai, secondo quanto rivelato oggi dall’Independent, nell'intento di non mandare in frantumi la stagione 2019/2020. Sia la Federcalcio, sia i club, sia anche i calciatori, da quelle parti, remano tutti dalla stessa parte per ridurre al massimo l’impatto economico negativo causato dal Covid-19. Il piano per raggiungere l’obiettivo è quello di giocare ben 92 gare – quelle rimanenti – tra giugno e luglio in un numero limitato di stadi. Inoltre, le 20 squadre sarebbero confinate per sei settimane in resort isolati grazie a dei ritiri di lunga durata appositamente per evitare la trasmissione del contagio. L’uscita dai villaggi sarebbe, in tal modo, effettuata solo ed esclusivamente in occasione dei match da disputare. Gli incontri, inoltre, distanti tra loro solo 72 ore (si giocherebbe a porte chiuse ogni tre giorni), verrebbero trasmessi in chiaro in televisione grazie al consenso del governo già ottenuto secondo diverse fonti inglesi. Stesse misure restrittive anche per arbitri, operatori televisivi e cameraman. In Premier, quella che al giorno d’oggi è una semplice idea potrebbe diventare presto realtà.
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