Il Bologna cade anche a Cagliari incappando nella terza sconfitta esterna stagionale. Joao Pedro e Pavoletti a segno, Castro illuminante. Male la retroguardia di Inzaghi.Niente da fare, il Bologna in trasferta non gira. Dopo Genoa e Juventus, a far festa al cospetto dei rossoblù emiliani è il Cagliari alla sua prima vittoria casalinga della stagione. E’ stato un Bologna positivo nella prima parte, volenteroso nel finale, ma troppo morbido per gran parte del tempo, con ripetuti errori difensivi, individuali e di reparto. Inzaghi, almeno oggi, è stato tradito proprio dal suo credo: quella fase difensiva che ancora, evidentemente, gli interpreti non hanno recepito. Non ha funzionato la difesa si, ma anche il centrocampo ha delle colpe gravi nella sconfitta in terra sarda. Per gran parte del match, non è riuscito a dare la giusta protezione ai tre centrali, lasciati spesso in balia nell’uno contro uno. Il Cagliari ha certamente meritato di vincere, ma è stato agevolato dagli errori di Danilo e compagni comparati dalla giornata di grazia di Joao Pedro e Castro, quest’ultimo a tratti imprendibile. Ci sarà tempo per valutare e rimediare agli errori: una sosta che cade a pennello e che dovrebbe permette ad Inzaghi di recuperare l’intera rosa. Il pre gara è stato macchiato da dei tafferugli avvenuti nei pressi della Sardegna Arena avvenuti tra un gruppetto di tifosi bolognesi e uno cagliaritano. Ad avere la peggio, un sostenitore felsineo lievemente ferito dopo il contatto tra i due gruppi. Tutto si è comunque placato dopo l’intervento delle forze dell’ordine. Alla vigilia Maran perde Klavan al centro della difesa e schiera Pisacane al fianco di Romagna. In avanti la novità è l’esclusione di capitan Sau con Joao Pedro a far coppia con Pavoletti, supportati dall’argentino Castro. Inzaghi si attiene al detto “squadra che vince non si cambia” e così si affida a dieci undicesimi degli uomini che hanno battuto domenica l’Udinese, con l’unica eccezione di Dijks al posto di Krejci. L’inizio è di marca sarda, la pressione è forte ma al di là di qualche traversone velenoso, i pericoli per Skorupski sono esigui. Il Bologna non dispiace, almeno nei primi 20 minuti: la squadra di Inzaghi si difende con ordine, usa il fisico quando serve e riparte bene. Proprio come al 12’ quando l’asse Dzemaili-Mattiello costruisce un tiro del terzino a giro che Cragno controlla facilmente. La mossa di Castro più avanzato con Joao Pedro vicino a Pavoletti, crea un pò di scompiglio alla difesa bolognese. I due si cercano e si trovano al momento giusto: è il 21’ quando Castro riceve palla sulla sinistra supera un indeciso Calabresi, crossa di mancino per la testa di Joao Pedro che è indisturbato nel saltare e nell’infilare Skorupski. Errore pacchiano della retroguardia di Inzaghi: Calabresi troppo morbido nell’uscita, Danilo si fa scavalcare della palla con facilità tenendo solo il primo palo e non il connazionale del Cagliari, De Maio non accorcia e Skorupski non abbozza nemmeno un’uscita.Con il vantaggio, sale anche la fiducia dei sardi che al 33’ sfiorano il raddoppio con un’azione fotocopia: unica differenza, Castro stavolta crossa dalla destra e Joao Pedro, ancora solissimo, non calibra bene mandando alto. E’ tra le linee che il Bologna soffre perché le geometrie di Bradaric e gli inserimenti senza palla di Barella e Ionita mandando in tilt la mediana felsinea. Il primo tempo scivola via senza ulteriori sussulti, con i padroni di casa che addomesticano un Bologna poco incisivo. Ad inizio ripresa, Krejci prende il posto di Dijks, ripristinando esattamente l’undici vittorioso con l’Udinese. Ed è proprio il ceco al 49’ a servire in area Falcinelli, bravo nel girarsi e a battere a rete, palla che termine a fil di palo. La squadra di Maran si difende con ordine e quando può si affaccia dalle parti di Skorupski. Al 53’ e’ l’attivo Castro a provarci dai venti metri, sfera a lato. Il Bologna continua a soffrire in mediana ma all’ora di gioco Nagy prende palla sul cerchio di centrocampo, arriva al limite e indirizza la sfera sul secondo palo, Cragno si supera e devìa in corner. Qualche minuto dopo, lo imita Skorupski: superlativo il polacco su Joao Pedro. Inzaghi prova a cambiare e allora dentro Orsolini, fuori De Maio: 4-4-2 scolastico con Krejci che scala sulla linea difensiva, Orsolini alto a destra, Svanberg a sinistra. Mossa che però non cambia l’inerzia della gara perché il Cagliari continua a macinare riuscendo a trovare il raddoppio al minuto 69’: Castro, ancora lui, sulla destra supera con una finta Svanberg, bellissimo l’esterno destro indirizzato sulla testa di Pavoletti che non sbaglia il bersaglio. Inzaghi a questo punto prova la mossa della disperazione gettando nella mischia Okwonkwo al posto di Falcinelli. Il Bologna adesso in fase di possesso e un 4-2-4, ma è la precisione che manca, soprattutto negli ultimi 16 metri. Dzemaili fa sperare nel gol della rimonta, ma Cragno oggi è insuperabile. Ci prova poi due volte da fuori Orsolini con poca fortuna. I due tiri si spengono sul fondo, così come le residue speranze del Bologna.
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