Qui Sheraton. Le ultime operazioni del Bologna e il punto di Riccardo Bigon sul mercato rossoblu
Le ultime trattative chiuse dal Bologna in diretta dall'Hotel Sheraton di Milano e il punto del ds Bigon sul mercato rossoblu
L'ultimo giorno di mercato ha visto il Bologna protagonista per quanto riguarda le negoziazioni in uscita. Vediamo nel dettaglio quanto concluso dalla dirigenza rossoblu.LORENZO CRISETIG
Il centrocampista italiano classe '93, dopo un'esperienza al Bologna durata quattro anni con annessi i prestiti al Crotone (2016-2017), al Frosinone (2018-2019) e al Benevento (2019), ha firmato la risoluzione consensuale all'Hotel Sheraton di Milano svincolandosi dal club rossoblu.
DIEGO FALCINELLI
Dopo una sola stagione trascorsa nel capoluogo emiliano, l'attaccante italiano classe '91 diventa un nuovo rinforzo del reparto offensivo del Perugia. I grifoni hanno raggiunto l'accordo col Bologna nel corso della serata, quando anche il giocatore, dopo aver atteso invano una chiamata dai club di A, ha accettato la vecchia-nuova destinazione. Per Falcinelli, infatti, si tratta di un ritorno nel club in cui, nella stagione 2014-2015, ha totalizzato 38 presenza e ben 14 realizzazioni.
A fare il punto della situazione sul mercato del Bologna è stato il ds rossoblu Riccardo Bigon, che, ai microfoni di ÈTv, ha approfondito le trattative chiuse dal club di Saputo e chiarito il proprio parere sulla forza del team allenato da Sinisa Mihajlovic.
Sulle difficoltà del mercato:
"Tutte le trattative sono difficili perchè è chiaro che non si trova mai la possibilità di fare tutto come si vuole. C'è sempre qualche intoppo, qualcuno che si mette in mezzo, qualcun altro che cerca di alzare i prezzi. Però in linea di massima direi che è filato tutto abbastanza liscio. E' ovvio che quando fai operazioni su giovani importanti e giocatori di un certo livello le cose si fanno più complicate. Essendo partita abbastanza presto con le idee, non abbiamo riscontrato grandi problemi".
Su Paz:
"Non abbiamo la necessità impellente di far uscire Paz, perchè riteniamo che sia un ottimo comprimario e un calciatore che può fare bene se chiamato in causa. Avere nel reparto difensivo un giocatore in più ci sta bene".
Sull'età dei giocatori:
"Abbiamo molti under, che per noi sono dei titolari o dei possibili tali. E' normale che abbiamo avuto qualche over in meno e quindi, rispetto agli altri anni, qualche posto in lista in più".
Sul mercato svolto nella sessione estiva:
"Nel corso del mercato ci sono state cento possibilità perchè molte trattative si imbastiscono, si cerca di capire, si prendono molte informazioni però poi magari le stesse negoziazioni non vanno a compimento. Siamo molto soddisfatti sui ragazzi che abbiamo e fiduciosi nella nostra rosa. Adesso tutto sta nel come lavoreremo da domani in poi. Tutto quello che si poteva fare e non si è fatto o che sarebbe stato possibile fare oggi non ha molta importanza. Pensiamo di avere una rosa competitiva e competitiva vuol dire giocarsi tutte le carte in regola per ciascuna competizione. Vedremo un passo alla volta dove potremo arrivare. Sappiamo di poter dire la nostra contro ogni avversario ed è chiaro che ognuno di noi aspira ad arrivare sempre più in alto, ma sarà la domenica a darci la risposta".
Su Dominguez:
"Abbiamo la possibilità di scegliere se riportare il giocatore a Bologna o meno a Gennaio. E' ovvio che per quanto abbiamo inseguito e voluto il ragazzo, prima sarà possibile averlo meglio sarà. Dipende tutto dalle condizioni in cui arriveremo a Gennaio, dalle necessità del mister e del ragazzo. La cosa importante è che il Bologna ha la scelta di far venire a Gennaio Dominguez o di lasciarlo in prestito dov'è".
Sui punti di forza del Bologna:
"Siamo tutti un po' dopati dal pensiero di comprare un giocatore nuovo che possa risolvere i problemi. Credo che l'arma che abbiamo in più quest'anno sia la continuità tecnica e il fatto di avere già metabolizzato il calcio di Mihajlovic. Il resto lo fanno l'avere già un'unione interna, un gruppo, una mentalità, un'idea tattica consolidati. A questo uniamo l'avere dei calciatori che rispetto all'anno scorso hanno sei mesi in più di Serie A e questo aiuta a far crescere anche i nuovi arrivati".
Sulla trattativa con la Fiorentina per Pulgar:
"Abbiamo chiesto ad Erick cosa potessimo fare per farlo rimanere, il ragazzo legittimamente ha espresso la volontà di cambiare, aveva la possibilità di farlo e lo ha fatto. Per fortuna abbiamo buoni rapporti con quasi tutte le società, compresa la Fiorentina, che è stata molto elegante nel cercare di non esercitare la clausola attraverso una raccomandata, ma arrivando a un punto di incontro e ad un accordo che fosse quanto più vantaggioso possibile per il Bologna. L'avvicinamento della Viola al giocatore non è arrivato a noi nei primi di luglio".
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