Coronavirus: il bollettino del 5 gennaio sui contagi in Italia
Il tasso di positività è dell'11,4%, in calo del 2.4% rispetto al 13,8% di ieri
In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 2.181.619 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono 15.378, +0,7% rispetto al giorno prima (ieri erano +10.800), mentre i decessi odierni sono 649, +0,9% (ieri erano +348), per un totale di 76.329 vittime da febbraio. Le persone guarite o dimesse sono 1.536.129 complessivamente: 16.023 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +1% (ieri erano +16.206). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 569.161, pari a -1.297 rispetto a ieri, -0,2% (ieri erano -5.756). La flessione degli attuali positivi — con il segno meno davanti — dipende dal fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi casi.
Drammatico il bilancio delle persone che hanno perso la vita in 24 ore, quasi il doppio del giorno prima. È il triste dato più alto di questo nuovo anno. Soltanto la Valle d'Aostra registra zero decessi, mentre il maggior numero di morti dopo il Veneto (+175 decessi) è in Lazio (+72), Emilia-Romagna (+64) e Lombardia (+62).
I tamponi sono stati 135.106, ovvero 57.113 in più rispetto a ieri quando erano stati 77.993. Mentre il tasso di positività è 11,4% (l’approssimazione di 11,38%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 11 sono risultati positivi; ieri era 13,8%. Qui la mappa del contagio in Italia.
Più contagi in 24 ore rispetto a ieri, per effetto di molti più tamponi. Con il Veneto che da un mese esatto è la regione più colpita e oggi comunica 3.151 nuovi casi e 175 decessi (meno del suo picco di 191 morti datato 29 dicembre). Non siamo ai livelli di Capodanno — oltre 20 mila contagiati il 31 dicembre con tasso 12,6% e il primo gennaio con tasso 14,1% —, ma il numero di infezioni è ancora rilevante. Bene il rapporto di casi su tamponi che scende di oltre 2 punti e passa dal 13,8% all'11,4% odierno. Secondo i calcoli del fisico Roberto Battiston dell'università di Trento, negli ultimi giorni l'indice Rt è salito sopra a 1. «Più che il valore assoluto, è interessante la tendenza nel tempo dell'indice Rt e questa — ha detto Battiston all'Ansa — indica che, rispetto a Natale l'Rt è salito di un decimo di punto, passando da 0,89 a 1,01».
Ad avere un incremento di casi a quattro cifre, dopo la regione di Zaia, sono in ordine decrescente: Lazio (+1.719), Sicilia (+1.576), Emilia-Romagna (+1.506), Lombardia (+1.338), Piemonte (+1.109) e Puglia (+1.081). Tutte le altre regioni segnano aumenti a due o a tre numeri.
Aumentano ancora le degenze in ospedale, ma sono quelle in area non critica. I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono +78 (ieri +242), per un totale di 23.395 ricoverati. Mentre i posti letto occupati in terapia intensiva (TI) sono -10 (ieri -4), portando il totale dei malati più gravi a 2.569. I nuovi ingressi in TI sono +202 (ieri +136).
Drammatico il bilancio delle persone che hanno perso la vita in 24 ore, quasi il doppio del giorno prima. Soltanto la Valle d'Aostra registra zero decessi, mentre il maggior numero di morti dopo il Veneto (+175 decessi) è in Lazio (+72), Emilia-Romagna (+64) e Lombardia (+62).
I cittadini vaccinati sono oltre 182 mila, per la precisione 182.442 secondo i dati del 5 gennaio forniti alle ore 14.39, come indica il «Report vaccini anti Covid-19» in continuo aggiornamento sul sito del governo e consultabile qui.