Joey Saputo traccia un bilancio della stagione appena conclusa. Tra i temi Donadoni, Verdi, lo stadio Dall'Ara, il futuro sul mercato e della società

- di Marco Vigarani -

Come un anno fa, è arrivato il momento dei bilanci in casa Bologna. Tocca finalmente al padrone di casa Joey Saputo raccontare sensazioni su quello che è stato fatto e fornire chiarimenti sul futuro ad una città che ieri ha appreso dell'esonero di Donadoni ma che soprattutto ha fame di progresso dopo tre anni stagnanti. Tra un monologo iniziale e le domande poste dai cronisti presenti, ecco le risposte fornite da Saputo.STAGIONE - "Non possiamo essere soddisfatti, quella che era iniziata come una stagione promettente si è conclusa con un girone di ritorno deludente. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di mantenere la Serie A e poi di una crescita graduale. I numeri sono chiari. Capisco la delusione dei nostri tifosi e non posso biasimarli. Il dato importante è che abbiamo chiuso la stagione con meno punti dell'anno precedente, volevamo andare a caccia del decimo posto. Alla fine del girone di andata eravamo vicini all'obiettivo ma in quello di ritorno le cose non sono andate bene. Nessuno è stato contento, siamo tutti dispiaciuti. Meritiamo tutti di più". FUTURO - "Voglio assicurare ai tifosi che il programma di rilancio del club in cui ho investito oltre 100 milioni sta procedendo come previsto. Il mio core business è il calcio ma senza uno sviluppo dell'intera organizzazione non potrà esserci una crescita tecnica. Come promesso dal primo giorno voglio continuare ad essere trasparente. Avevo detto che c'erano due aspetti fondamentali da rispettare: la ridistribuzione dei diritti tv ed il restyling del Dall'Ara. Per il primo punto è stato fatto un piccolo passo avanti ma non è abbastanza da poter prescindere dalla valorizzazione dei giovani e dalla ricerca di altre fonti di ricavo. Per il secondo punto siamo vicini ad un accordo con i nostri partner: il progetto prevede di non spostare la squadra durante i lavori. Credo che sia nostro dovere accettare il malcontento dei tifosi e promettere di correggere gli errori commessi senza fare false promesse alla città. Spesso ho sentito dire che il Bologna non capisce i suoi tifosi, siamo sempre stati consapevoli della nostra storia e della loro passione. Siamo consapevoli comunque di dover fare meglio e prometto che lo faremo. In settembre vi presenterò il nuovo piano triennale. Non ho mai pensato ad un tempo per la mia permanenza a Bologna. Voglio riportare questo club a livello importante. Non sono mai entrato in un business valutando in anticipo una exit strategy". DONADONI - "Voglio rivolgere un pensiero a Donadoni, il nostro confronto è stato franco ed onesto, l'ho ringraziato per quello che ha fatto e che lo considero un allenatore di primissimo livello. Ritengo però che dopo tre anni il suo ciclo a Bologna sia arrivato al termine nonostante l'impegno e la professionalità. Finendo a 45 punti le valutazioni sarebbero state diverse. Si vince e si perde insieme, la salvezza è il primo obiettivo ma sappiamo di dover migliorare. Ora ci guarderemo in faccia per capire i nostri errori. Solo colpa di Donadoni? Tutti in società dal presidente in giù hanno sbagliato qualcosa. Ora stiamo cercando un allenatore affamato che abbia il fuoco ed il desiderio di allenare il Bologna. La stessa filosofia verrà applicata alla scelta dei giocatori e di chiunque dovrà lavorare in questo club".INZAGHI - "Ci sono tanti allenatori disponibili, abbiamo fatto una lista piuttosto lunga con nomi differenti. Nelle prossime settimane la accorceremo ma per rispetto di tutti non voglio dare dettagli. Quando cambi l'allenatore non sai mai cosa succederà. A Montreal avevo detto che sarebbe servito tempo per riportare la squadra ad un certo livello come abbiamo fatto qui tre anni fa. A Bologna speriamo di fare una buona scelta ma non si sa mai". VERDI - "Il rifiuto a gennaio? In una trattativa ci sono sempre tre parti in causa che devono essere d'accordo. In quel caso non è successo ma non dirò quale era in disaccordo. Trattenerlo? Dobbiamo sempre pensare al bene della squadra anche prendendo decisioni che possono non piacere ai tifosi. Vorremmo tenerlo. Simone è il tipo di giocatore che voglio vedere con questa maglia: non solo è un calciatore fortissimo ma in campo è anche un ragazzo che mette tutto quello che ha. Prenderemo una decisione solo se il mercato ci obbligherà a prenderla. Non farò mai trattative in pubblico e non dirò quanto vale il ragazzo". MERCATO - "Se vogliamo portare in futuro giocatori importanti, dovremo avere una struttura adeguata a tutti i livelli. Anche in passato non mi sembra che fosse facile portare grandi nomi a Bologna. Non sono uno che spende tanto per fare però voglio far crescere questa società. Credo di spendere abbastanza. A livello societario sono fiero del punto a cui siamo arrivati, dobbiamo crescere ancora sul piano calcistico. Alcuni investimenti sono stati un successo, altri no. Come società non possiamo puntare al 100%, ci possono essere errori ma se guardiamo al valore della rosa di oggi credo che siamo in posizione migliore rispetto al passato. Non è una squadra da rifondare, l'abbiamo fatto tre anni fa. Ci saranno cambiamenti ma non faremo una rivoluzione. Voglio vedere giocatori di grande qualità a Bologna in futuro ma dobbiamo essere consapevoli dei nostri limiti e rispettare i tempi di crescita che dipendono anche dai fattori che ho già elencato. Il mercato dipenderà sia dal reinvestimento di possibili cessioni che da un budget stanziato in grado di completare gli introiti". STADIO - Risponde Fenucci: "La presentazione del piano in Comune è legata all'accordo tra tutte le parti. In una quindicina di giorni penso che arriveremo alla presentazione del piano. Ci sono stati rallentamenti dovuti all'analisi antisismica ed abbiamo valutato i costi di ricostruire interamente l'interno dello stadio. Inoltre abbiamo atteso di trovare il modo per continuare a giocare durante i lavori: siamo ragionevolmente sicuri di poterlo fare". DIRITTI TV - Risponde Fenucci: "La situazione dei bandi per il momento è complessa. Entro lunedì dovremo trovare una soluzione perchè l'inizio del campionato è vicino. Ci aspettavamo una riforma più incisiva alla Legge Melandri. Nel prossimo anno ci sarà un miglioramento per il Bologna ma difficilmente prevedibile visto che non conosciamo neanche il totale da ripartire". PRIMAVERA - "Non ho tanto tempo di seguire il settore giovanile, abbiamo tanti progetti. Disturba sapere che la Primavera è stata retrocessa, sarà difficile risalire". Fenucci aggiunge: "Non è stata una retrocessione meritata. Ci sono stati comunque aspetti positivi nella nostra annata. Abbiamo tanti giocatori nelle Nazionali giovanili che stanno crescendo".
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