Roma-Leicester, Mourinho: "C'è solo una partita che non ho vinto, la prossima. I 70 mila dovranno giocare con noi"
Le dichiarazioni del tecnico giallorosso durante la conferenza stampa pre-partita di Roma-Leicester valida per il ritorno della semifinale di Conference League in programma domani alle 21.00
José Mourinho presenta la semifinale di ritorno di Conference League tra Roma e Leicester. All'Olimpico si riparte dall'1-1 dell'andata e ai giallorossi serve una vittoria per centrare la finale di Tirana del prossimo 25 maggio. In caso di pareggio si andrà ai supplementari. Di seguito un estratto delle parole dello Special One:
Che peso può avere la differenza di impegni tra Roma e Leicester?
"Spero nessuno ma questa è un'analisi ovvia. Sono già stato nella stessa situazione quando tu non hai nessuna possibilità in campionato di raggiungere gli obiettivi, il focus va tutto sulla competizione europea. Anche se per loro questa non è la loro competizione, che era l'Europa League, è un modo per arrivare in Europa la prossima stagione. È logico che abbiano fatto riposare qualcuno in vista di questa partita, noi non lo possiamo fare perché siamo in corsa in campionato e non possiamo buttare fuori queste possibilità. Domani spero che l'aspetto emozionale possa mettere i miei in uno stato d'animo altissimo che li possa aiutare a vincere la partita".
Come si sostituisce Mkhitaryan?
“Non abbiamo un altro Mkhitaryan. Ci sono squadre top dove hai due giocatori simili per ogni posizione, squadre che non soffrono le assenze. Noi non abbiamo un altro giocatore come lui. Non ci sono possibilità di fare lo stesso con un altro giocatore. Possiamo farlo in modo diverso. L'obiettivo non cambia. Vogliamo andare in finale e mettere in campo tutto ciò che abbiamo”.
Cosa pensa di Rodgers e del Leicester?
"Quello che ha fatto il Leicester è fantastico. Dopo quel successo è cresciuto a ogni livello. Adesso può avvalersi di una delle infrastrutture migliori d'Europa. Congratulazioni a questo club. Rodgers non mi sorprende. Col Liverpool si dimentica di quello che ha fatto. Con molte meno risorse di quelle attuali, ha ottenuto risultati straordinari. La gente non segue il campionato scozzese, poi ha vinto delle coppe nazionali in Inghilterra, è la persona giusta per il club, un connubio perfetto. Spero che domani sia la nostra giornata".
Quali sono le sue emozioni in vista di una partita con lo stadio pieno?
"Non c'è dubbio rispetto all'empatia che si è creata tra noi come squadra insieme ai tifosi. Siamo insieme in competizione da più o meno 10 mesi, con momenti più belli e meno belli, siamo stati sempre insieme. Ora arriviamo a un momento dove si gioca all'Olimpico le ultime due sfide della stagione, domani l'ultima di Conference e poi l'ultima di Serie A contro il Venezia. Sarebbe bello festeggiare questa empatia che è si è creata e che rimane al di là dei risultati. Meritavamo tutti di finire bene queste due partite in casa. Quello che dico ai tifosi è che noi giochiamo per noi ma anche tanto per loro e che mi piacerebbe che loro domani giocassero la partita con noi. Se abbiamo 70mila spettatori il significato è niente, se abbiamo 70mila giocatori, la storia è diversa. Questo chiediamo, io e i giocatori. Non venite allo stadio a guardare la partita, venite a giocare".
Cosa significa per lei provare a vincere questa partita e questo trofeo?
"La mia fame è sempre la stessa. Il desiderio non cambia. C'è solo una partita che non ho vinto, la prossima. Per questo voglio sempre vincere la prossima partita, a maggiore ragione se si tratta di una semifinale che dà il diritto di giocare una finale. Se non vieni esonerato prima della finale ovviamente. Per cui una semifinale non è come le altre partite. È stato un cammino lungo e diverso dal Leicester che viene dall'Europa League. È stata difficile, fin dal preliminare in Turchia. Dobbiamo fare tutto per conquistare la finale".
Che partita dobbiamo aspettarci tatticamente?
"È sempre difficile dire quello che sarà. Qualche volta esce una partita diversa da quella che hai pensato. A me piacerebbe una partita come quella di Leicester, ovvero con Rui Patricio impegnato una sola volta in 90 minuti. Questo sarebbe importante per noi. Il pubblico può aiutare se vuole giocare. Noi però come squadra dovremo avere la maturità e l'intelligenza di gestire la partita senza emozioni e in modo più razionale".
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Fonte: Tuttomercatoweb