Allegri: "Difficile con la Cremonese, ma ci aspettiamo il massimo in questi ultimi venti giorni. Ecco su chi punterò"
Il tecnico della Juventus è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida della 35esima giornata di Serie A con la Cremonese
Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida tra Juventus e Cremonese, gara valida per la 35esima giornata di Serie A in programma domani sera alle ore 20.45. Di seguito le sue parole riportate da TMW:
Avrebbe preferito affrontare una Cremonese senza obiettivi?
“Non dobbiamo pensare a come arriva la Cremonese, nel girone di ritorno sarebbe salva perché ha fatto tre punti in più delle concorrenti. Ballardini sta facendo un ottimo lavoro e ha ottenuto dei buoni risultati, è una squadra che subisce poco e che in contropiede è molto pericolosa. Queste sono le partite più pericolose che vanno affrontate con grande rispetto, le partite vanno vinte sul campo, inutile parlare prima perché altrimenti ci facciamo del male, ci mettiamo di cattivo umore. Giovedì è importante tanto quanto quella di domani”.
Soddisfatto del lavoro fatto nella crescita dei giocatori con poca esperienza in un top club?
“Stiamo facendo un buon lavoro per far crescere i giocatori dal punto di vista tecnico, tattico e di esperienza. Siamo secondi in classifica e questo a inizio campionato, soprattutto per come sono andate le cose, era difficile. A tutte le età bisogna arrivare al campo con la voglia e la determinazione di volersi migliorare”.
Come stanno gli acciaccati e gioca Perin?
“Gioca Perin. Bremer è a posto, Rabiot, come gli altri che han giocato tante partite, ha fatto differenziato stamani ma domani sicuramente sarà a disposizione. Quella di domani è la partita più importante e dobbiamo pensare a quella e non a giovedì. Bisogna pensare alla Cremonese che sarà difficile da battere ma comunque bisogna batterla”.
Quali sono le sue aspettative su Pogba per quest'anno e per l'anno prossimo?
"Sta crescendo di condizione, ha fatto 25 minuti bene. Soprattutto quando le partite diventano vicino all'area, nella metà campo avversaria diventa un giocatore ancora più straordinario. Ha bisogno di giocare partite per trovare la condizione e lo sa anche lui. Ne abbiamo parlato tante volte ma in questo momento l'importante è che sia a disposizione per mezz'ora, per un tempo. Giocando ogni 3 giorni è difficile che riesca a recuperare per l'intera partita".
Com'è lo stato d'animo del gruppo in questo periodo?
"Il morale è buono, dopo il gol col Siviglia all'ultimo è ancora più buono. Ci dà la possibilità di andare laggiù e giocare una finale alla pari. Poi in campionato noi dobbiamo fare il nostro ossia rimanere tra le prime 4, ora dobbiamo difendere il secondo posto. Una volta che in campo abbiamo fatto il nostro dovere, sulle cose esterne non possiamo fare niente".
Quali sono le condizioni di Kean?
"Sta molto bene, purtroppo nel momento migliore ha fatto quell'ingenuità a Roma, poi si è infortunato e ha perso un po' di tempo. Ora è rientrato anche prima perché ha fatto un buon lavoro. Lui è una risorsa su cui conto molto".
La sensazione di giocare contro tutto e tutti vi dà o toglie energie?
"Sì, il fatto di dover fare una cosa importante dopo un'annata così... Poi noi non ci siamo mai lamentati di arbitri, robe. Anche su fatti oggettivi. Dobbiamo pensare al campo altrimenti perdiamo energie importanti. L'altro giorno col Siviglia la squadra negli ultimi 6 minuti è stata molto brava a gestire la palla e cercare con tecnica la soluzione migliore per pareggiare. In quel momento lì dopo l'episodio di Rabiot si poteva perdere ordine e magari subire il 2-0. Tutte le cose che ci sono successe quest'anno noi l'abbiamo trasformate in opportunità. Ora negli ultimi 20 giorni dobbiamo raccogliere il massimo".
In questa settimana in tanti hanno parlato di futuro. Cosa manca alla Juve per tornare a lottare per lo scudetto l'anno prossimo?
"In questo momento qui bisogna pensare ad arrivare al 4 giugno nelle migliori condizioni. Poi le altre decisioni sono della società su quello che sarà il futuro, dal direttore sportivo ai giocatori. Son tutte cose che riguardano la società".
Pensa di poter recuperare Bonucci per l'eventuale finale di Europa League e quanto questi infortuni ripetuti lo avvicinano al ritiro?
"La decisione sulla fine della carriera spetta singolarmente a ognuno in base a come si sente. Leo è un ragazzo intelligente e sceglierà per il suo futuro, però l'altro giorno ha raggiunto un traguardo storico come 500 partite nella Juventus e in pochi l'hanno fatto. Sono orgoglioso e contento di aver lavorato con lui per tanti anni, anche con battibecchi ma in questi anni è stato un giocatore straordinario. Credo che queste 500 presenze se le sia tutte meritate. Purtroppo ha avuto questi acciacchi ma è stato sempre presente, è un giocatore che quando gli viene chiesto di giocare in condizioni in cui non sta bene si è sempre messo a disposizione per la squadra e bisogna fargli un plauso perché non è facile. Per la finale vediamo, hanno dato 15-20 giorni di prognosi quindi siamo al limite. Vediamo, speriamo di riaverlo il prima possibile a far parte del gruppo per la parte finale della stagione".