Testa di Okaka, Bologna k.o. Terzo passo falso di fila per i rossoblu
Il riassunto del match della Dacia Arena tra Udinese e Bologna. I friulani battono di misura il team di Mihajlovic, al terzo passo falso di filaE' un match a due facce quello che va in scena alla Dacia Arena, nella sesta di campionato, tra l’Udinese di Igor Tudor e il Bologna di Sinisa Mihajlovic. I rossoblu, infatti, al netto delle buone prestazioni mostrate, non sono mai riusciti a conquistare il bottino pieno nelle ultime due giornate di A. Non è un caso che il primo tempo della gara di Udine sia contraddistinto da un possesso palla continuo da parte degli emiliani i quali, tuttavia, all’intervallo rientrano negli spogliatoi in svantaggio di un gol, lo stesso che provocherà la seconda sconfitta stagionale per De Leo e co. Il tecnico dei felsinei sceglie il consolidato 4-2-3-1 per far fronte al team bianconero, con le sole modifiche di Dzemaili e Santander rispettivamente nella mediana e nel reparto offensivo dell’undici titolare. Le azioni pericolose portate avanti tra il 6’ e il 7’ dai rossoblu - la prima interrotta con un ipotetico tocco di mani dalla difesa di Tudor, la seconda tramontata nelle mani sicure di Musso in seguito a un diagonale rasoterra troppo debole di Santander - trovano tregua nell’unica palla-gol creata dall’Udinese in quasi mezz’ora di gioco. All’8’, infatti, Nestorovski, tutto solo in area su un bel cross dalla destra dei suoi, colpisce di testa a botta sicura innescando i riflessi di Skorupski, fulmineo nello sventare il pericolo e nel mantenere sguarnita la propria porta. Al 14’, pericolosissimo è il Bologna, che potrebbe sbloccare le marcature con Soriano se solo il numero 21, sul cross dalla sinistra di Sansone, non sbagliasse un gol fatto deviando la sfera nella direzione opposta a quella giusta per far male ai rivali. L’Udinese soffre e anche tanto: il pressing costante dei felsinei e l’ammonizione di Samir per fallo ai danni di Orsolini ne è testimonianza diretta. Al 27’, però, accade quello che non ti aspetti: Stefano Okaka, infatti, confeziona un ottimo cross di Stryger Larsen dalla sinistra e incorna di testa nell’angolo indifendibile per Skorupski: 1-0 per i padroni di casa. La risposta rossoblu non si fa attendere e arriva dal destro si Sansone, più bravo nell’accentrarsi che nel direzionare la palla verso lo specchio della porta avversaria. Al 35’, Orsolini sfiora il pari con un sinistro radente che esce di pochissimo a fin di palo per il respiro di sollievo dei supporter di casa. L’ultimo episodio degno di nota della prima frazione di gara viene firmato da Okaka, che al 41’ finisce sul taccuino di Giua per gioco scorretto da dietro nei confronti di Orsolini.
La ripresa si apre sulla falsa riga dei primi 45 minuti: al 51’, l’angolo di Sansone offre a Denswil l’occasione giusta per portare riequilibrare l’incontro, ma Musso è attento e devia in corner. Tre giri d’orologio più tardi, il secondo di Mihajlovic De Leo decide di innescare forze fresche in una manovra di gioco condita da molti passaggi ma pochi spunti: fuori Orsolini, dentro Skov Olsen. Al 55’, Soriano si fa ammonire dal direttore di gara per un fallo a metà campo su Jajalo. Tra la confusione generale dei ventidue in campo e i ripetuti fischi di Giua si interpone l’ingresso in campo di Palacio al posto di Sansone. Dall’altra parte, a godersi la scena e gli applausi del pubblico della Dacia Arena è Okaka, richiamato in panchina al 64’ a beneficio dell’ingresso di Lasagna. Ed è proprio il nuovo entrato che al 67’ può portare a due di vantaggio dei suoi dopo uno sprint pazzesco verso l’area di rigore felsinea: il sinistro del numero 15, però, è tanto forte quanto impreciso e si perde in curva. Stessa sorte per il destro fatto scoccare al 70’dalla trequarti di Fofana. Il Bologna è in difficoltà e le poche accelerazioni di Skov Olsen mancano sempre dell’ultimo passaggio per rendersi veramente pericolose. Al 75’ Bani porta a due gli ammoniti in casa rossoblu. A seguire, una sostituzione per parte: De Maio prende il posto di Stryger Larsen tra le fila dell’Udinese, Destro quello di Dzemaili tra quelle degli ospiti, lanciatissimi all’attacco, questi ultimi, grazie all’assetto ultraoffensivo. Dopo una manciata di secondi, una palla vagante nella metà campo bianconera diventa preda di Santander, che anticipa Troost-Ekong provocando il giallo per il difensore olandese naturalizzato nigeriano. Al 78’ l’Udinese dovrebbe rimanere in dieci uomini dopo il fallo in netto ritardo di Samir nei confronti di Skov Olsen. L’arbitro, però, clamorosamente non estrae il secondo giallo nei contronti del numero 3 friulano per il respiro di sollievo di Tudor e co. Sulla punizione, Santander stacca bene ma indirizza fuori il colpo di testa da ottima posizione. A sei minuti dal termine, l’esausto Fofana lascia il posto a Walace. Dopo pochi secondi, Nestorovski e Skorupski si esibiscono in un nervosismo eccessivo punito da Giua con la reciproca ammonizione dei due. La confusione totale regna sovrana negli ultimi frammenti di un match già segnato nel primo tempo, al termine del quale Soriano perde la testa e si fa espellere davanti all'Udinese in festa per la vittoria ritrovata dopo tre sconfitte e un pareggio nelle ultime quattro partite disputate. Il Bologna torna nuovamente a casa con l’amaro in bocca per un cinismo perso nei tre incontri più recenti e per un k.o. che probabilmente brucia ancor più dello 0-0 messo a referto mercoledì contro il Genoa.
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