La guerra tra Ucraina e Russia ha portato scompiglio e disagio in tutto il mondo. Dal settore economico a quello politico, dal sociale alla finanza, tutti sono stati messi in difficoltà dal conflitto nell'est Europa. Di riflesso, anche il pianeta calcio ha dovuto fare i conti con molte problematiche. 

Oltre ai club del campionato ucraino e della “superlig” russa, ad essere nel caos è anche il Chelsea, club inglese capeggiato, fino a pochi giorni fa, dal magnate russo Roman Abramovich. Le forti sanzioni messe in campo dall'Europa contro la Russia, sono ricadute a pioggia anche sui ricchi imprenditori russi, come Abramovich, che ha dovuto fare i conti con diversi problematiche. 

Come ha riportato Sky Sport UK, la banca Barclays, che controlla la Premier League, ha bloccato i conti del Chelsea, per via delle sanzioni che il patron russo ha subito dal governo britannico. La sospensione porterà non poche ripercussioni per i Blues e per Abramovich, ora più che mai intensionato a vendere il club. 

Fanno da eco a questo caos societario, le parole del Sottosegretario allo sport britannico Philip, riportate sul profilo twitter del chelsea, che ha attaccato il magnate russo: “Il governo inglese cercherà in ogni modo di ostacolare i fondi di Abramovich. Tuttavia, al Chelsea verrà data ogni possibilità per concludere al meglio la stagione. Ai tifosi blues chiedo con quale coraggio inneggino ad Abramovich. Capisco il tifo e l'affetto, ma lui ha le mani sporche di sangue e ha sostenuto le atrocità che Putin sta commettendo”.

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