Ricordate l'accordo tra l'ex presidente di Lega Dal Pino e i fondi di private equity, fondi su cui puntò il presidente della Liga Tebas e che hanno portato al calcio spagnolo circa 2,6 miliardi di euro? Ebbene sì, l'accordo saltò a causa della Juventus, spalleggiata da Inter, Napoli, Atalanta, Lazio, Fiorentina e Verona, le quali avevano sfiduciato lo stesso Dal Pino e spinto affinchè i diritti tv della Serie A venissero concessi a Dazn, assicurando ai club di A un accordo inferiore da 840 milioni di euro a stagione per le 10 partite settimanali, ai quali vanno aggiunti i 90 di Sky per le restanti tre partite 

A distanza di un anno dal passaggio alla neo piattaforma streaming, la Serie A avrebbe stimato un calo di circa 30% di visibilità con conseguente deprezzamento del prodotto che ha fatto sparire dai radar diverse società tra cui proprio la Juventus. I bianconeri infatti, sono stati concessi alla co-esclusiva con Sky una sola volta ne girone d'andata, contro le 7 dell'Inter e le 8 del Milan. E se un anno fa la classifica degli ascolti a metà stagione vedeva la Juventus al primo posto con 28 milioni di spettatori, seguita dal Milan con 21,8 e Inter 19, oggi la situazione è completamente capovolta. In testa abbiamo il Milan con 15,8, seguito da Inter 15,3 e Juventus 14. 

Ricapitolando: la Juventus, che tanto aveva spinto per il passaggio a Dazn, avrà quest'anno esattamente il 50% di visibilità in meno, con buona pace del club, la cui fonte di sostentamento deriva proprio dai diritti tv. Insomma un vero e proprio suicidio targato Andrea Agnelli. 

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