La Juve sa solo vincere. A Firenze è dominio bianconero
La Juve cala il tris e si porta a 40 punti in classifica. Bentancur si conferma l'uomo più in forma e intanto Ronaldo sale a 10 gol in campionato.Il primo test è stato superato.Vincere questi match non è mai semplice, ma per la Juve tutto sembra più facile. Da 20 partite non conosce la parola sconfitta lontano dallo Stadium e fino ad ora sono arrivate soltanto vittorie nelle 7 trasferte di questo campionato. La partita è iniziata sotto il segno dell'aggressività. Entrambe le squadre nella prima frazione hanno concesso pochi spazi e il gioco espresso è risultato contratto, con molti errori in fase di costruzione. Curiosa la scelta di Allegri di schierare nel 4-3-1-2 Cancelo a sinistra e Cuadrado sulla linea dei centrocampisti. Il portoghese nonostante il cambio di fascia ha garantito come sempre le sue consuete sovrapposizioni, riuscendo in un paio di occasioni ad arrivare al tiro. Per il colombiano è stata una prima volta; giocare dal primo minuto come mezz'ala destra è stata una novità. Un vero e proprio jolly per il tecnico toscano, che ha contribuito alla crescita tecnica dell'ex viola in questi anni in bianconero e anche in questa circostanza ha ben figurato, con una prestazione molto convincente. Con il passare dei minuti la Juve è riuscita a guadagnare metri, aumentando il raggio di azioni e il palleggio è stato ordinato, nonostante l'assenza di Pjanic. Bentancur ne ha preso le veci: l'uruguaiano è tornato alle origini occupando la posizione centrale, cosa che non accadeva dalla scorsa stagione. Il classe '97 è stata forse fino ad ora la sorpresa in questa prima parte. L'ex Boca, grazie anche gli stop di Khedira ed Emre Can, è riuscito a ritagliarsi un posto tra i titolari e le sue prestazioni sono state molto convincenti. Il gol che ha sbloccato la gara del Franchi, è stata un'autentica perla e ha confermato lo stato di grazia del centrocampista, che gara dopo gara, sta garantendo freschezza ed imprevidibilità alla linea mediana bianconera.I ritmi si sono alzati nel secondo tempo. Gli uomini di Pioli, schierati con il 4-3-3, sono riusciti ad aumentare la pericolosità con inserimenti più decisi dei centrocampisti. Chiesa e Gerson si sono scambiati più volte la posizione per cercare di non dare punti di riferimento, senza però riuscire ad affondare il colpo o a servire palloni interessanti per Simeone. I bianconeri rispondevano con ripartenze veloci, ma i troppi errori d'impostazione non hanno consentito ad uno sviluppo importante dell'azione. I toscani con il passare dei minuti hanno trovato più volte la via del tiro, ma l'imprecisione e Szcesny hanno negato il pari ai tentativi di Veretout e Chiesa. La compatezza dei campioni d'Italia è risultata ancora una volta decisiva ai fini del risultato. Saper soffrire e incassare i colpi dell'avversario senza però subire: il diktat "allegriano" si è verificato anche a Firenze e dopo aver subito i padroni di casa ad inizio ripresa ecco servito il raddoppio con Chiellini. Il capitano, tra l'altro ex di questa sfida, è tornato al gol dopo un digiuno di due anni e per la prima volta è andato a segno contro i gigliati. La ciliegina è arrivata con il decimo gol di Ronaldo, che ha certificato in maniera definitiva, la 13^ vittoria. Per la Fiorentina il rammarico per non aver concretizzato le occasioni avute; continua l'astinenza al gol di Simeone e in generale tutto il reparto avanzato viola, sembra non funzionare. Per Pioli la classifica non sorride: il successo manca da 6 giornate e se si vuole puntare all'Europa, non saranno concessi ulteriori passi falsi. Il messaggio è molto chiaro, soprattutto per Napoli e Inter che vedono allontanarsi ulteriormente la compagine di Allegri. La vittoria conquistata ha un notevole peso specifico e visto gli impegni delle inseguitrici assume valori importanti. Spaventa, perché continua ad andare a segno ad ogni gara e dopo qualche difficoltà iniziale ha limato i difetti anche in fase difensiva. La differenza rispetto alle annate precedenti è la maggiore qualità tra i reparti, ma la mentalità sta rimanendo invariata. Insomma questa Juve non si ferma più.
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