Juve-Napoli, uno 0-0 che non fa male a nessuno: l'analisi della partita
La partita di ieri sera si è distinta per le poche emozioni che ha saputo regalare, complice anche il fatto che entrambe le squadre fossero contratte
In occasione della partita di ieri sera tra Juventus e Napoli, lo spettacolo è stato poco, complice anche il fatto che entrambe le squadre siano state così tanto contratte da impedire una partita movimentata.
Le occasioni sono state poche per entrambe le parti e se è vero che probabilmente "ai punti" la Juventus possa aver fatto meglio, è altrettanto vero che il Napoli di Antonio Conte si è difeso magistralmente per evitare gli ultimi ricami per la squadra bianconera, blindando il risultato sullo 0-0.
In sé per sé, questo risultato non fa contento nessuno, in quanto entrambe le squadre avevano intenzione di dare un segnale forte al campionato, ma né la Juventus, né il Napoli sono riusciti ad avere il sopravvento l'una sull'altra.
I meriti e demeriti della Juventus
Benché il risultato sia il terzo pareggio consecutivo dopo quelli conseguiti contro Roma ed Empoli, la Juventus ha messo in mostra buona parte delle idee di gioco tipiche del gioco di Thiago Motta.
Ha disinnescato sin da subito sia Kvicha Kvaratskhelia, sia Romelu Lukaku grazie all'ottimo lavoro di Nicolò Savona e della premiata ditta formata da Pierre Kalulu e Bremer. D'altro canto, sulla metà campo avversaria si è vista la grande fase di spinta di Andrea Cambiaso e la sapiente regia tra le linee di Teun Koopmeiners.
A mancare è stata la lucidità negli ultimi 15-20 metri, complice anche la difficoltà da parte del gioco di Thiago Motta nel trovare spazi contro le difese chiuse. Un piccolo neo che si era intravisto anche nella passata stagione, con la cavalcata del Bologna verso la Champions League che era stata condizionata da qualche pareggio di troppo.
Inoltre, il fatto che Dusan Vlahovic sia stato così tanto assente rispetto al gioco della sua squadra non ha certamente aiutato per la causa bianconera, costringendo lo stesso Motta a sostituirlo ad inizio primo tempo per quanto stava giocando male.
I meriti e demeriti del Napoli
D'altra parte, se è vero che il Napoli ha prodotto di meno della Juventus in fase d'attacco, è altrettanto opportuno celebrare l'ottima fase difensiva della squadra di Antonio Conte, impostata a baricentro basso per limitare lo spazio di manovra in verticale all'attacco bianconero.
Su tutti, Alessandro Buongiorno e Giovanni Di Lorenzo hanno offerto performance di livello assoluto per limitare considerevolmente le scorribande, rispettivamente, di Dusan Vlahovic e di Kenan Yildiz, che non hanno potuto giocare al meglio delle loro possibilità offensive.
Certamente ciò ha condizionato non poco la resa della fase offensiva, che è stata completamente sacrificata e mandata in pasto alla difesa bianconera pur di consolidare di fatto lo 0-0. Una cosa che non ha pagato i dividendi per una squadra che avrebbe potuto e dovuto dare di più allo Stadium.
E se il Napoli vorrà ambire alla lotta scudetto, sarà necessario cambiare registro per la squadra di Antonio Conte, che nella serata di ieri è apparsa visibilmente sottotono per quelle che sono le sue possibilità.