Ziliani all'attacco: "'Il primo che si muove è gay'. Un club serio, l'avrebbe già cacciato"
Le dure parole del giornalista Paolo Ziliani verso un dirigente di un club di Serie A
Un lungo post sulla piattaforma X (ex Twitter) da parte di Paolo Ziliani contro una Big della Serie A e il suo attuale dirigente.
"Il primo che si muove è gay". E fu così che Ibra, alto dirigente Milan, si pietrificò di colpo davanti ai fan di YouTube. La fine di un prestigioso club in diretta mondiale Per la serie "Non c'è limite al peggio", c'è stata ieri sul web la vergognosa e primitiva performance di Zlatan Ibrahimovic in compagnia dello Youtuber IShowSpeed.
Milan, Ziliani all'attacco contro il club
Il Milan, se fosse un club serio, l'avrebbe già cacciato a calci nel sedere - La perversione di passare da Maldini a Ibra e credere di vivere felici: invece anche Rocco e Liedholm si stanno rivoltando nella tomba
È difficile crederlo ma Zlatan Ibrahimovic, e cioè il più autorevole dirigente dell’A.C. Milan di oggi (“È il mio proxy nel Milan, è la voce della società”, annunciò il 29 febbraio scorso Gerry Cardinale), ha preso parte ieri in veste ufficiale di dirigente rossonero a un video di un’ora e mezzo in diretta su YouTube in compagnia del più famoso Youtuber del mondo (così ci assicurano gli intenditori), al secolo IShowSpeed, in cui tra le altre cose è successo questo.
Mentre i nostri eroi, in macchina in giro per Milano, erano amabilmente intenti a scambiarsi idiozie con la I maiuscola, a un certo punto il più famoso Youtuber al mondo ha detto: “E adesso il primo che si muove è gay”, al che la scena che si è presentata agli occhi di chi assisteva in diretta al ferale evento è stata vedere il più famoso Youtuber al mondo IShowSpeed e uno dei più famosi calciatori (oggi ex) al mondo Ibrahimovic farsi di sasso, pietrificarsi all’istante e non muovere più muscolo né battere ciglio per svariati, interminabili minuti.
L’imbecillità e la primitività allo stato puro messe in scena da un sottoprodotto della società di oggi e dal più alto dirigente di uno dei più prestigiosi, blasonati e ammirati club di calcio della storia del pianeta terra.
Abbiamo insomma avuto la conferma, ammesso che ce ne fosse bisogno, che l’opera di profanazione di quel che è rimasto dell’A.C. Milan è sul punto di essere portata a termine.