Camila Giorgi, papà Sergio non ci sta: "Si è costruito un circo sul nulla. Se l'arbitro fosse stato un uomo...."
Il papà della tennista azzurra ha parlato della spiacevole vicenda accaduta lunedì sera al torneo WTA di Roma
Lunedì serà Camila Giorgi è stata eliminata dal torneo WTA di Roma sconfitta dalla spagnola Sorribes Tormo 7-5 al terzo set, ma a far parlare del match è stato soprattuto il papà e allenatore della tennista azzurra, che ha costretto il giudice di sedia Lara Morgane a chiamare la sicurezza per alcune sue intemperanze verbali.
Non è la prima volta che Sergio Giorgi ha problemi con gli arbitri vista la lista molto lunga di proteste, ma questa volta ha voluto dire la sua, rilasciando alcune dichiarazion a sua discolpa sul quotidiano "Corriere della Sera".
Sergio Giorgi, le sue parole:
"Sì, mi sono lamentato, ma si è creato un circo sul nulla. Finita la partita, per me è finito tutto. Si vedono le immagini televisive con l’arbitro che chiama rinforzi e io, calmissimo, che guardo dall’altra parte. Ci sono state diverse decisioni strane, ma la ritengo una cosa normale e lo dico in maniera rilassata, non incazzata. Gli esseri umani, e questo è un discorso generale, non sono mai neutrali: ieri era troppo evidente che l’arbitro non fosse neutrale e che, per passare da vittima, abbia fatto quello che tutti avete visto. Ma non ci sto a passare per uno che minaccia: se dovessi dare retta a tutto quello che ho sentito sul mio conto in questi anni".
"Fosse stato l’arbitro un uomo probabilmente avrei fatto peggio, ma non ne farei un dramma di quello che è successo. Vogliamo parlare di quello che succede sui social e di quello che le donne spesso subiscono? Quelli sono atteggiamenti che fanno pena, non quello che avete visto in queste ore. Cosa può fregare alla gente di una protesta durante una partita di tennis? Proprio ieri ho incontrato un arbitro che avevo insultato in America: ci siamo presi un caffè, perché quello che succede durante i match finisce lì. Tutto quello che faccio sembra sia fatto davvero da un pazzo. Pago forse il fatto di non essermi mai fatto problemi, ma la gente in faccia non mi ha mai detto nulla: se io ho un problema con qualcuno, non mi nascondo». Anche a costo di farsi chiamare la sicurezza da un arbitro".
Intanto Camila Giorgi, è andata via dalla capitale, direzione Parma, dove la settimana prossima sarà impegnata nella città emiliana per il torneo WTA 250, in preparazione del secondo Slam stagionale, ovvero il Roland Garros, in programma a Parigi dal 30 maggio.