La Juventus sbanca il Tardini grazie alla rete di Chiellini. Buone risposte da Higuain e Costa, ma a centrocampo va rivisto qualcosaSolida, concreta e cinica. La prima di campionato è sempre una gara molto particolare e ricca di insidie, ma alla fine non ci sono state sorprese. Una vittoria meritata che proietta i bianconeri al meglio in vista della gara di sabato prossimo contro il Napoli. Sarri ha optato per una Juve formato 2018-2019. Battesimo da titolare dunque rinviato per i nuovi arrivi Danilo, De Ligt e Rabiot. I bianconeri riescono sin da subito a guadagnare supremazia a livello territoriale: il 4-3-3 mutava in fase di impostazione in un 4-4-2, con Matuidi largo a sinistra che riusciva a creare superiorità sulla corsia esterna. La Juventus ha affrontato l’avversario con la serietà chiesta da Sarri ed è riuscita ad avere in maniera costante il pallino del gioco. La squadra di D'Aversa è apparsa sin da subito molto compassata, con il solo Gervinho che provava in ripartenza a sfondare il muro bianconero. La gara degli emiliani è stata nel complesso ordinata e pulita, ma ha sacrificato in maniera netta la manovra offensiva. Il 4-3-3 si è trasformato sin da subito in un 4-5-1, con Inglese che è rimasto troppo isolato visto che Gervinnho e Kulusevski si abbassavano sulla linea dei centrocampisti. Con questo atteggiamento non c'è stato nulla da fare contro i campioni d’Italia. Lo svantaggio iniziale ha tagliato completamente le gambe alla compagine parmense che nel corso della gara si è limitata a non subire il raddoppio. Troppo poco per impensierire i campioni d'Italia che hanno trovato al 21' il primo gol della stagione con una zampata di Chiellini. Passano gli anni, ma per il capitano juventino esiste un elisir di eterna giovinezza. Il gol spezza le sorti della gara con la Juve che continua a macinare un gioco non tanto propositivo, ma molto solido. L'impronta di Sarri deve ancora essere impressa.In attacco si sono viste cose molto positive, con Higuain che riusciva a duettare bene con Ronaldo. L'argentino si è sacrificato molto e sta continuando a dimostrare grande impegno ogni volta che viene chiamato in causa. Segnali positivi li ha dati Douglas Costa. Il brasiliano, dopo una stagione deludente, sembra aver ritrovato lo smalto dei tempi migliori. La cura Sarri per lui sembra aver già dato i suoi frutti, ma la costanza durante l'arco della gara deve essere perfezionata. A centrocampo deve essere rivisto qualcosa. Matuidi e Khedira non sono riusciti ad inserirsi con continuità e il solo palleggio di Pjanic non bastava per costruire un fraseggio costante sulla linea mediana. Questo è risultato gravoso soprattutto nella ripresa, quando Ronaldo e Higuain non riuscivano ad incedere negli ultimi 30 metri, visto i pochi palloni giocabili. Il portoghese ha provato a spaccare il match con soluzioni personali, ma il VAR e Sepe hanno negato la gioia del gol all'ex Real Madrid. Massimo risultato con il minimo sforzo. La Juventus inizia al meglio il nuovo ciclo sarriano. Non è stato un match molto intenso e trarre conclusioni dopo i primi 90 minuti sarebbe troppo affrettato, ma quella vista al Tardini è sembrata la solita Juve, pragmatica e cinica quando serviva. Una Juve che nella prima frazione ha espresso un buon gioco, ma nella ripresa è sembrata ancora molto imballata. Il nuovo prototipo bianconero deve ancora essere perfezionato, ma il tempo stringe. Tra sette giorni contro il Napoli servirà qualcosa di diverso.
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