L'allenatore Francesco “Ciccio” Graziani è intervenuto nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete”, in onda su Radio Marte, soffermandosi su diversi temi. E' partito dalla Serie A: “Serie A? Se il buongiorno si vede dal mattino ne vedremo delle belle. Questo può essere l’anno del Napoli in chiave Scudetto. Volere è potere, quindi una squadra non dev’essere superficiale ma convinta delle proprie potenzialità. Mai come quest’anno il Napoli potrebbe farcela. L’unica preoccupazione è quando vanno via quei 3-4 giocatori, poi sei messo male.

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“Non fermarsi per la Coppa d'Africa? Una grande stron***a!”, Graziani si sofferma sulla Coppa d'Africa e sulla “sottrazione” di alcuni giocatori a diverse squadre

Graziani si è poi soffermato su altri temi tra cui la Coppa d'Africa e il prossimo Napoli-Torino: "Questa cosa che non ci si ferma per la Coppa d’Africa è una grande stronzata, non se ne rendono conto i cervelloni di UEFA e FIFA. Osimhen? Anche senza Koulibaly, il più forte difensore al mondo in questo momento. Se tu mi levi 3-4 pezzi mi fai male sul serio. Se vanno via sono messi non male, di più. Anche altre società sono penalizzate, il Napoli per ciò che gli compete può andare in difficoltà e perde competitività.

Napoli-Torino? Può succedere di tutto. Quel Napoli-Verona grida vendetta, così come quel famoso Roma-Lecce. La gara è difficile ma se il Napoli continua a giocare così bene per il Toro sarà difficile che possa portare un risultato a casa. Il Toro degli ultimi anni era vergognoso da vedere nella lotta per non retrocedere. Zaza, Belotti, Sanabria e Bonazzoli e si lotta per quello? Doveva garantire un metà classifica ma nel calcio non regala niente nessuno. Il Torino quest’anno mi sembra migliorato, c’è più personalità e autostima, per domenica recuperano giocatori. Ora la squadra prende meno gol e va meno in difficoltà. Con il Napoli però è un bel test.

Graziani ha poi concluso: "Le partite si vincono con l’estro e la qualità dei singoli. Il mio maestro era Liedholm, mi diceva sempre che noi dovevamo fare il nostro e gli avversari il loro. Una squadra dev’essere forte con la sua identità, gli altri si devono adeguare all’identità del Napoli. In Italia gli allenatori pensano prima alla squadra degli altri e poi alla loro. Match Analysis in Serie A? Una vergogna, si buttano i soldi dalla finestra”.

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