A Ferrara il Var “salva” Fabbri: direzione arbitrale da dimenticare! Bene Abisso e Calvarese, rivedibile Piccinini
Nella 21^ giornata di serie A, Fabbri di Ravenna in Spal-Bologna commette una serie di errori madornali. Buone le direzioni di Abisso, Sozza e CalvareseBRESCIA - MILAN (0-1): Arbitro Valeri di Roma 2 (Bindoni - Prenna), IV° Giua, VAR: Di Bello, AVAR: Longo.
Non basta il dominio da parte delle Rondinelle di Corini al Rigamonti contro un Milan fortunato che trova una rete rocambolesca a 20’ dalla fine con il solito Rebic. Donnarumma para l’impossibile, errori degli attaccanti bresciani fanno si che il Brescia non smuova la propria classifica rimanendo inguaiato in zona retrocessione. Milan invece che in questo momento tenta di agguantare l’Europa e dall’inizio dell’anno è in serie positiva.
Valeri, non più brillante come qualche anno fa, dirige solo per esperienza grazie anche alla sportività dei contendenti. Nessun episodio da evidenziare.
SPAL - BOLOGNA (1-3): Arbitro Fabbri di Ravenna (Costanzo - Valeriani), IV° Pairetto, VAR: Massa, AVAR: Vivenzi.
Al Paolo Mazza di Ferrara si è assistito a un gran bel derby, capovolgimenti di fronte continui, con Spal e Bologna protagoniste di una gara vibrante. L’unico assente in questa contesa…..l’arbitro.
Mi dispiace dirlo, ma è proprio così. Nei momenti cruciali della gara non ha mai influito positivamente nelle sue decisioni e nelle sue sviste (madornali) è dovuto intervenire il “Santo” VAR (Massa), perché gli errori sono stati veramente da principiante, sia nell’occasione del penalty per i ferraresi (rigore netto in diretta, ma…) e sia per il fantomatico rigore dato al Bologna poi revocato, quest’ultimo allucinante.
20’: Di Francesco cade in area felsinea e dopo circa 60 secondi Massa invita Fabbri a rivedere l’azione. Dal replay si evince chiaramente che il difensore bolognese Paz trattiene lo spallino e al direttore di gara non rimane altro che ammonire l’argentino e assegnare il penalty realizzato da Petagna.
Mi rimane un dubbio, visto che è intervenuto il VAR e quindi l’on field review da parte di Fabbri, perché non si è preso in considerazione il fallo al limite dell’area che commette Di Francesco tirando la maglia di Paz? Lascio a voi qualsiasi altra considerazione, dico solo che il VAR era meglio che lasciava correre.
Qualcosa da ridire sulla battuta del calcio di rigore: per quanto mi riguarda la regola è stata stravolta solo a discapito di chi subisce. La rincorsa deve essere continua prima di calciare il pallone, in questo caso (e non è il primo), Petagna si ferma prima di calciare e lo ritengo poco sportivo e irregolare.
28’: dormita di Fabbri (non dimentichiamo che è un internazionale) che assegna un assurdo calcio di rigore al Bologna. Non voglio nemmeno prendere in considerazione l’azione, dico solo che una cosa del genere l’ho vista solo una volta in una gara di giovanissimi. Non c’è proprio nulla da punire, assurdo!!
FIORENTINA - GENOA (0-0): Arbitro Orsato di Schio (Caliari - Fiore), IV° Irrati, VAR: Giacomelli, AVAR: Lo Cicero.
Inizia bene la Fiorentina al Franchi, gioco spumeggiante e lineare, col Genoa che sembrava già destinato a vittima sacrificale ma al primo affondo rossoblù in area toscana, ecco l’occasione che può cambiare il volto alla contesa.
14’: il capitano viola Pezzella atterra Favilli nei pressi della propria area di porta, il fallo è netto e Orsato, senza VAR, non ha dubbi. Il rigore è ineccepibile come anche il giallo per Pezzella. Criscito si fa parare il penalty da Dragowski.
86’: proteste viola per un contatto tra l’attaccante ligure Pinamonti e il gigliato Milenkovic in area genoana, troppo poco perché sia punito e giustamente Orsato fa continuare.
Orsato…non ho più aggettivi per definirlo, è l’unico che da certezze in campo.TORINO - ATALANTA (0-7): Arbitro Guida di Torre Annunziata (Cecconi - Rocca), IV° Marinelli, VAR: Maresca, AVAR: Di Vuolo.
Cominciamo da Guida, ha diretto bene, soprattutto nel finale si è visto l’arbitro che mi piace vedere, intelligente nel gestire una gara che, nonostante il risultato, era diventata nervosa a causa soprattutto della frustrazione granata.
Atalanta delle meraviglie, già dimenticato il passo falso in casa contro la Spal e ne fa le spese un Torino che non c’era con le gambe e mentalmente.
Assurdo il finale visto da parte di alcuni giocatori di casa, Lukic in primis, che merita l’espulsione diretta e non per doppia ammonizione, per un fallo su Gomez in una zona del campo che non ha senso.
44’: rigore per l’Atalanta che ci sta tutto, Guida è a un metro, Ilicic entra in area di rigore nei pressi del vertice, supera in dribbling 2 avversari tra cui Lukic che lo trattiene ad una spalla facendo cadere l’attaccante bergamasco. Batte Zapata che realizza.
86’: secondo rigore per la Dea, questa volta per fallo di Meité che atterra Toloi. Rigore netto messo a segno da Muriel.
INTER - CAGLIARI (1-1): Arbitro Manganiello di Pinerolo (Preti - Bresmes), IV° Pezzuto, VAR: Banti, AVAR: Ranghetti.
L’inizio del 2020 non porta bene ai nerazzurri che non riescono a trovare il passo giusto come nel finale di 2019. Nonostante il vantaggio, molto contestato dai sardi con Lautaro Martinez, non riesce a chiudere la contesa sprecando ripetutamente il raddoppio. Cagliari invece che trova un meritato pareggio con l’ex di turno Nainggolan, complice anche una lieve deviazione di Bastoni.
Manganiello, come sempre un arbitro che fino a quando la gara fila liscia sembra un buon arbitro, ma appena sale di tono non ha la capacità gestionale, un difetto da sempre. Al triplice fischio, le veementi e ingiustificabili proteste milanesi che potrebbero costare caro già dalla prossima gara di campionato.
28’: gol dell’Inter, proteste dei cagliaritani per una spinta di Lautaro, prima di colpire di testa, al difensore Malukiewicz. Si, la presunta spintarella c’è, ma non tale da far annullare la realizzazione, è veramente veniale, vediamo episodi molto più duri di questo. Da sottolineare che il difensore polacco del Cagliari non protesta minimamente come anche la difesa, solo dalla panchina, con a capo Maran, ci sono le proteste e 2’ di attesa per il silent check sono veramente troppi.
47’: Lukaku ha rischiato grosso per un fallo su Pellegrini, a parere mio il giallo sta stretto da parte di Manganiello.
93’: Lautaro protesta vivacemente con Manganiello per un presunto fallo con Malukiewicz. Il direttore lo ammonisce ma l’argentino continua inspiegabilmente anche perché dal contrasto con il difensore non si evince nessun fallo, il direttore di gara lo espelle giustamente.
PARMA - UDINESE (2-0): Arbitro Sozza di Seregno (Carbone - Fiorito), IV° Doveri, VAR: Nasca, AVAR: Mondin.
Esordio per Sozza della sezione di Seregno, l’ultima apparizione di un arbitro appartenente alla sezione lombarda risale a 68 anni fa con Guglielmo Matucci che diresse l’ultima gara nel corso del campionato 1951/52. Sozza esce dal Tardini con una buona direzione, vedremo in seguito e speriamo bene.
Un passo indietro dell’Udinese che non ripete quello che di buono aveva fatto in questo inizio del 2020 nonostante al Tardini avesse iniziato bene la gara e dominano il secondo tempo, sprecando l’impossibile, ma non riescono nel miracolo.
Parma che sale in classifica e raggiunge Cagliari e Milan in lotta per l’Europa.
88’: correttamente annullata la rete di Lasagna per l’Udinese, al momento del lancio dalla metà campo ducale, il pallone lo riceve Okaka che si trova al di là della linea dei difensori. Bravo Carbone a segnalare l’irregolarità.
SAMPDORIA - SASSUOLO (0-0): Arbitro Piccinini di Macerata (Tegoni - Baccini), IV° Dionisi, VAR: Di Paolo, AVAR: Liberti.
Piccinini lascia molto a desiderare in questa gara, diverse valutazioni sono veramente dubbiose a cominciare dall’espulsione di Peluso per fallo su Gabbiadini. Eccessivo il rosso, giusto invece ammonirlo, Gabbiadini è defilato, pallone distante dall’attaccante ed inoltre c’è Romagna che poteva quanto meno contrastare il doriano e siamo al 23’. Ancora una svista in occasione di un calcio d’angolo alla destra di Consigli, la sfera arriva nei pressi dell’area emiliana, Caputo trattiene vistosamente Gabbiadini che per proteste viene addirittura ammonito.
Il protocollo non permette di intervenire in quanto l’arbitro sta osservando proprio in quella direzione, ma cosa vede? La trattenuta è evidentissima e andava punita. Ovviamente sono in disaccordo con l’assurdo protocollo VAR, questo è il classico errore madornale.
Sassuolo, seppur in 10, ha le occasioni migliori nel primo tempo per passare, nel secondo escono fuori i blucerchiati ma con poca lucidità.HELLAS VERONA - LECCE (3-0): Arbitro Abisso di Palermo (Paganessi - Affatato), IV° Ros, VAR: Chiffi, AVAR: Tolfo.
Direttore di gara in un periodo di forma eccellente, dirige bene al Bentegodi. Nulla da eccepire sia per l’espulsione di Dell’Orco al 68’ per un brutto fallo su Pessina e sia in occasione del calcio di rigore per i veneti all’85’: l’estremo difensore Vigorito, che ha sostituito nel corso della gara Gabriel, atterra Amrabat e Abisso non ha nessun dubbio nella concessione del penalty trasformato da Pazzini.
Continuano le belle prestazioni degli scaligeri che si ritrovano ad un passo dall’Europa in classifica generale, Lecce invece che compie entusiasmanti prestazioni con le grandi, ma con quelle della sua portata non trova lo smalto migliore e adesso si ritrova a lottare per non retrocedere.
ROMA – LAZIO (1-1): Arbitro Calvarese di Teramo (Peretti - Alassio), IV° Pasqua, VAR: Mazzoleni, AVAR: Schenone.
Il derby si sa, dovrebbe essere spettacolo assicurato in campo, ma così non è stato. Sinceramente mi ha un po’ deluso, ma chi ha spiccato è Calvarese e i suoi collaboratori, sempre puntuale, deciso e credibile nelle sue decisioni.
Dicevo di un derby deludente, anche in occasioni delle due reti della gara. Due errori dei rispettivi portieri, Strakosha per la Lazio che sbaglia l’uscita e si fa anticipare da Dzeko di testa. Peggio fa Pau Lopez, convinto forse che il pallone sia fuori e colpisce maldestramente la sfera che ritorna indietro verso la sua porta e Acerbi non fa altro che appoggiarla in rete.
Un solo episodio al 49’: Calvarese assegna un calcio di rigore alla Roma per un presunto fallo di Patric su Kluivert. In diretta ho avuto già qualche dubbio e Mazzoleni al VAR richiama il teramano all’on field review ed in effetti il penalty viene giustamente revocato in quando è l’olandese a fare fallo sul difensore.
NAPOLI - JUVENTUS (2-1): Arbitro Mariani di Aprilia (Manganelli - Giallatini), IV° La Penna, VAR: Rocchi, AVAR: Del Giovane.
Al San Paolo si assiste ad un miracolo, forse annunciato dopo la vittoria in Coppa contro Lazio, ma c’è voluta anche la peggior Juventus della stagione a far sì che tutto ciò accadesse. La Signora è apparsa decisamente sotto tono e ieri il Napoli ne ha approfittato senza lasciare nulla al caso. Insigne ha trascinato gli azzurri e il pubblico napoletano è stato il dodicesimo giocatore in campo. Mariani di Aprilia, si ritrova a dirigere una gara di cartello meritatamente, sta attraversando un periodo di buona forma, ma ieri qualche errore di valutazione tecnica e disciplinare è sfuggita. Nel contesto della gara come Napoli–Juventus però ci può stare.
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