Milan-Monza, i duelli del match di domenica: le statistiche dalla porta all'attacco
I principali duelli che potrebbero decidere la sfida di San Siro
Domenica 17 dicembre andrà in scena, a San Siro, Milan-Monza: una gara che promette spettacolo tra due squadre che fanno del recupero alto e del gioco offensivo il loro marchio di fabbrica. Il Milan di Pioli vuole confermare la grande, seppur inutile ai fini della qualificazione Champions, vittoria sul campo del Newcastle; il Monza di Palladino cerca continuità dopo la vittoria nel finale contro il Genoa la scorsa settimana. Ecco alcuni duelli che potrebbero risultare indicativi per l'andamento del match, offerti da FootData.
Tra i pali, una parola d'ordine: affidabilità
Mike Maignan non ha bisogno di presentazioni: da quando è arrivato dal Lille per sostituire Donnarumma ha subito preso in mano le redini della difesa e salvato tante volte i suoi grazie a interventi prodigiosi e riflessi felini. Oltre all'abilità tra i pali, il francese è abilissimo con i piedi, come testimoniano gli assist per Pulisic quest'anno contro il Frosinone, quello Theo Hernández lo scorso anno contro la Lazio e l'anno prima quello per Leao contro la Sampdoria. Di Gregorio, portiere dei brianzoli, si è già fatto notare lo scorso anno e in questa stagione sembra aver ingranato altrettanto bene. Uno dei segreti del Monza di Pallidino è proprio il prodotto del vivaio dell'Inter.
Qui difesa: la straripanza fisica di Tomori contro l'esperienza di Caldirola
Data l'emergenza infortuni in casa Milan, Fikayo Tomori sta avendo ancora più responsabilità in questo periodo. Le sue caratteristiche le conosciamo: velocità da centometrista, gran fisico e tanta presenza in area di rigore (anche in area avversaria). Ancora qualche errore difensivo qua e là ma è nettamente il perno della difesa rossonera. Luca Caldirola si era fatto notare anni fa con la cavalcata dell'Italia Under 21 all'Europeo di categoria, ed era stato acquistato dai tedeschi del Werder Brema. Dopo l'esperienza in terra teutonica, il ritorno in Italia al Benevento e poi al Monza di Berlusconi, del quale è diventato subito capitano ed elemento imprescindibile per esperienza, carisma, senso della posizione e lettura del gioco. Come Tomori, anche lui ha il vizio del gol: è andato in rete contro il Verona e l'anno scorso ha segnato in entrambe le partite contro l'Inter.
Sulla trequarti offensiva, velocità supersonica e tecnica da vendere
Uno dei duelli più interessanti, tra due giovani che hanno già preso per mano i loro club: Rafa Leao contro Andrea Colpani. La stella portoghese ha già impressionato in questa stagione, ma manca ancora quello step di continuità che lo eleverebbe a fuoriclasse assoluto: nel suo repertorio, velocità fuori dal normale, incredibili doti fisiche e dribbling fulmineo. Andrea Colpani aveva già fatto parlare di sé nella scorsa stagione, la prima in A e quest'anno ha iniziato nel migliore dei modi con tanti gol, tanta qualità e tanta personalità per uno della sua età. Al Monza è l'indiscussa étoile, chissà se riuscirà a imporsi anche in club importanti (Juve e Inter si sono già mosse per lui).
In mezzo all'attacco, sfida tra due generazioni: Giroud contro Colombo
Fisici da corazzieri, mancini educatissimi, personalità da vendere: Olivier Giroud e Lorenzo Colombo sembrano avere caratteristiche molto simili, per la loro capacità di tenere alta la squadra, fare sponde importanti per i compagni e farsi trovare pronti quando c'è bisogno di loro. Se il francese è uno dei top del Milan da diverse stagioni, nonostante l'età (36 primavere per lui), il giovane Colombo - scuola Milan e tuttora di proprietà dei rossoneri - quest'anno sembra aver trovato la sua dimensione, dopo l'annata di Lecce dove comunque è risultato decisivo per la salvezza dei salentini.
Leggi anche: Calciomercato Milan, ecco gli obiettivi. Di Marzio fa il nome