Inter, Cobolli Gigli: "Deve rimborsare trecento milioni di debito. Da quando il faldone è..."
Le dichiarazioni molto dure dell'ex presidente della Juventus nei riguardi del club nerazzurro
Nonostante nello scorso mese di ottobre la Juventus ha ufficializzato, tramite un comunicato firmato da Gianluca Ferrero, presidente del CDA e legale rappresentante del club bianconero, il ritiro definitivo dell'ultimo ricorso di Calciopoli (2006), questo tema fa sempre parlare molto, soprattutto tifosi interisti e juventini, ma anche gli addetti ai lavori, con commenti e frecciatine dure, ma anche ironiche.
Cobolli Gigli, frecciate all'Inter
Questa volta a parlare del club nerazzurro con una tono polemico, è stato Giovanni Cobolli Gigli, che nel 2006 (in pieno scandalo Calciopoli), venne nominato presidente del club bianconero, dal consiglio d'amministrazione e rimase in carica fino al 2009.
Intervenuto sulle frequenze di “Radio Station”, nel corso della trasmissione di “1 Football Club”, tra i vari argomenti toccati, c'è stato quello dell'Inter, dove Cobolli Gigli, ha lanciato alcune frecciate, dove ha parlato anche di Marotta con una vena di nostalgia.
Cobolli Gigli, le sue parole
“Nella gara contro i nerazzurri tifavo per i partenopei. Sull’Inter non mi esprimo più da quando il faldone sui nerazzurri è scomparso durante le inchieste di Calciopoli, poi riemerso quando il reato era andato in prescrizione. L’Inter, forse, può ottenere più di quel che potrebbe. La società milanese deve rimborsare trecento milioni di debito. Ho letto che, ultimamente, ha disertato anche una riunione a riguardo. La cosa che più mi addolora è che nell’Inter c’è un uomo di grande valore come Marotta, un punto di forza quando era alla Juve ed un fattore aggiunto per i nerazzurri".
Poi una battuta anche sulla Juventus:
“È assolutamente importante vincere, a prescindere dai risultati dell’Inter, al fine di ottenere il prima possibile la qualificazione per la Champions”.
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