Commisso e Cairo viaggiano sulla stessa lunghezza d'onda: "Non ci sono le condizioni per un ritorno in campo. Campionato finito" Si allarga sempre più il partito dei presidenti che pensano che il campionato sia ormai da considerarsi concluso. Dopo Cellino e Ferrero, anche Commisso e Cairo hanno lanciato l'allarme sulla ripresa del campionato. Il patron della Fiorentina, intervenuto a "La politica nel pallone" su Gr Parlamento si è così espresso : "Ripresa del campionato? La crisi sanitaria non è ancora finita, adesso pensiamo alla salute poi parleremo di calcio. Non corriamo troppo avanti, non sappiamo quando arriveremo a zero casi. Non so se riprenderà questo campionato, c'è una grande possibilità che non possa terminare". Gli fa eco il patron del Torino, ospite di "Un giorno da pecora" su Radio Uno: "L'ho già detto, secondo me il campionato è finito. Se penso che a Wuhan hanno cominciato con le misure restrittive intorno al 23 gennaio e le scioglieranno l'8 aprile, due mesi e mezzo dopo, significa che da noi gli allenamenti potrebbero ripartire a fine maggio. A quel punto si potrebbe ricominciare a giocare a fine giugno, per finire ci vorrebbero due mesi e arriviamo ad agosto. La stagione successiva riparte a novembre? Lo scudetto non va assegnato perché il campionato non è finito."  
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