Cobolli Gigli: "Juventus serve qualificazione Champions. Coppa Italia? Una ciambella di salvataggio, ma..."
Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, si è soffermato sull'attuale momento bianconero e sulla posizione di Allegri.
Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, offre un'analisi critica sul presente e il futuro della Vecchia Signora, sottolineando l'importanza della qualificazione in Champions League e il ruolo di Allegri nell'attuale contesto.
La stagione della Juventus
Nel mezzo di una stagione incerta per la Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente del club, ha condiviso le sue opinioni sulla situazione attuale della squadra, evidenziando l'importanza cruciale della qualificazione in Champions League e il futuro di Allegri sulla panchina bianconera.
Secondo Cobolli Gigli, la recente serie di risultati deludenti ha sollevato interrogativi sull'efficacia della squadra sotto la guida di Allegri. "Fino a poco fa la Juventus stava ottenendo buoni risultati, dall'Empoli la situazione è molto cambiata, i risultati non sono arrivati e ci sono delle perplessità", ha dichiarato l'ex presidente in un'intervista a TuttoMercatoWeb.com.
Riguardo alle aspettative dei tifosi e della dirigenza riguardo alla Coppa Italia, Cobolli Gigli ha chiarito che, sebbene vincere il trofeo sarebbe un risultato positivo, l'obiettivo principale rimane la qualificazione in Champions League.
"Coppa Italia? Sarebbe una ciambella di salvataggio, una medaglia da mettere in bacheca, ma non è quello che dirigenti e tifosi si aspettano. Che il torneo venga giocato con l'obiettivo di vincere va benissimo, ma serve la qualificazione in Champions".
La posizione di Massimiliano Allegri
Sulla questione dell'allenatore Allegri, Cobolli Gigli ha espresso comprensione verso le critiche dei tifosi, ma ha anche sottolineato l'importanza di considerare anche gli aspetti economici legati alla sua possibile sostituzione.
"Ci attendevamo qualcosa di più, eravamo stati sensibilizzati da ciò che aveva fatto fino all’Empoli, la delusione è lecita. Conosco Ferrero, non l’ambiente, ci ho lavorato e so che è un uomo equilibrato e capace di gestire una società. Sostanzialmente l’obiettivo deve rimanere entrare almeno in Champions e cercare poi di riequilibrare un bilancio tartassato da scelte sbagliate della vecchia proprietà. Poi servirà far bene pure nel Mondiale per club, al quale la Juve si è qualificata con un po' di fortuna".
"La prossima stagione proseguirebbe con Allegri? Allegri ha un contratto oneroso, i soldi sono importanti. Se cambiasse allenatore la Juventus avrebbe un costo ulteriore da sostenere. Non significa che è obbligatorio mantenerlo però... È uno capace, ha fatto bene in carriera, se raggiunge l'obiettivo credo sia logico tenerlo, anche per motivi economici. Sono esagerate le critiche ad Allegri per l'intervista rilasciata, è sempre riuscito a mantenere una calma flemmatica, tranne in questa ultima occasione dove ha perso un po’ le staffe".
Infine, l'ex presidente ha discusso dei potenziali rinforzi per la squadra, citando nomi come Koopmeiners, Zirkzee e Calafiori. Ha sottolineato l'importanza di rinforzare il centrocampo e la difesa, mentre ha riconosciuto il potenziale dell'attacco bianconero.
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