Gran colpo Fortitudo ma la Supercoppa è vetrina di tanti errori. I derby d'estate spacciati come partite di cartello
Sacchetti si prende la rivincita, Virtus cantiere aperto ma sono dei derby non di cartello. E' una Supercoppa piena di errori
-di Luca Corsolini-
Non era stato un colpaccio la vittoria della Virtus a Casalecchio, è un gran colpo la vittoria della Fortitudo al Paladozza. Ma è bene stare lontani da ogni esagerazione: era precampionato prima, è precampionato pure adesso. E bisogna ricordarsene anche parlando di spettatori: se la capienza covid del Paladozza è di 1300 posti, e i presenti sono solo 1100, vuol dire che non ha funzionato la grancassa che ha spacciato questi derby d'estate come partite di cartello.
Ripetiamo, a uso di tutti, come si va al Palazzo ancora per un poco, speriamo: mascherina sempre indosso, non si lascia il posto nemmeno all'intervallo, non si può uscire per una sigaretta, si va al bagno scortati, e i bar sono chiusi. Lo speaker dice: passano gli incaricati per vendervi l'acqua. Io sono stato pure a Trento: l'offerta era migliore, anche altre bibite, snack e gelati. Per dire.
Ma e'un altro il dato da sottolineare: mettiamo pure che questi derby fossero una emozione imperdibile, chi ha pensato di mettere in vendita i posti di gradinata per mercoledì, Segafredo-Vanoli a 40 euro ? Le partite di precampionato sono difficili da decifrare, ci ripensi anche quando sei tornato a casa. Ti fanno lo stesso effetto di Tenet, che è un gran film, e non ha gli erroracci di una partita di preseason. e costa appena un quarto, con il bar aperto al cinema.
Ovvio, tutti ci auguriamo che la situazione migliori, pero' l'impressione è che le coppe quest'anno non saranno un gran richiamo, e se le società alzeranno troppo il prezzo degli abbonamenti che prima o poi presenteranno rischiano di trovarsi con qualche sorpresa. Altra considerazione, amara: questa Supercoppa pensata per essere una celebrazione dei 50 anni della Lega è in realtà la vetrina di tanti errori, in primis la presunzione di un movimento che presenta partite di precampionato anche di cartello in contemporanea con la Nazionale di calcio sulla Rai.
Il basket adesso. Schiacciato a Casalecchio dal potere fisico della Virtus, Sacchetti si è preso la rivincita più logica: invece che logorare i suoi big, ha messo in campo una cooperativa che ha allungato la resistenza. Otto giocatori in campo per più di 17 minuti, dividendo bene i palloni tra i bomber esterni, un contributo tutt'altro che banale di Sabatini, e una partita da stella di Dell'Osto, dicono che il lavoro in casa Fortitudo prosegue bene, e andrà pure meglio quando finita la Supercoppa ci saranno meno partite da fare.
Per contro, la Virtus è un cantiere, come normale che sia in questo periodo per una squadra con così tanti titolari. In effetti la Segafredo non ha ancora un carattere preciso. Sono molto indietro Markovic e Weems, gli ultimi a unirsi al gruppo, sono ancora indecifrabili Adams e Abass, pagano un difetto generazionale Alibegovic, che è già un big e Tessitori: cresciuti sentendo dire per ogni telecronaca almeno venti volte che i lunghi fanno a sportellate, ancora non sanno usare il loro corpo e finiscono presto in panchina per falli commessi in attacco. Gran partita di Teodosic fino a quando è stato imboccato il rettilineo finale: lì si è rivisto il difetto delle ultime partite della stagione scorsa, un overplay del 44, incapace di giocare con e per la squadra, ostinato nel cercare personalmente la soluzione.
Bene invece Paiola e Ricci. Conoscendo Djordjevic, la sconfitta gli brucia, ma gli serve anche. Perché lui in questo periodo non vuole gioielli da mettere in vetrina, preferisce vedere gli errori su cui lavorare. La Virtus torna al Paladozza mercoledì, la Fortitudo all'Unipol Arena giovedì: è sempre precampionato, gente. l'insistenza, e comunque prima di parlare del risultato ci concentriamo sul dato relativo agli spettatori.
Capienza covid del Paladozza: 1300 posti. Ci è stata comunicata la presenza di 1100 tifosi. C'era qualche virtussino all'andata, non è sembrato di riconoscere fortitudini nel ritorno