Il ragazzo palermitano supera ai quarti l’ex numero 1 del mondo Novak Djokovic dopo 4 set combattutissimi, con il punteggio di 6-3 7-6 1-6 7-6, e riscrive la storia del tennis italiano

-di Giuseppe Cambria-

Dopo 3 ore e 28 minuti a Marco Cecchinato non resta che l'incredulità per l'impresa appena riuscitagli. 4 set per superare quel campione che a Parigi aveva vinto appena due anni fa e che oggi è molto lontano da quel tennista che era. Ma questo non è e non deve essere un alibi. Un match lunghissimo che difficilmente si racconta a parole. Un primo set vinto in scioltezza dal giovane italiano: 6-3 con servizio perfetto e un rovescio a una mano che diventa ingestibile per gli avversari. Nel secondo set Djokovic mostra l’orgoglio ferito, ma la grinta di Cecchinato è notevole e lo porta a voler comandare il gioco. Nole viene bloccato momentaneamente dal collo dolente ma l’italiano non abbassa il ritmo e va sul 2-0. Il serbo dà il via a un recupero pazzesco che porta il secondo set al tie break dove ha la meglio l’avversario azzurro che chiude per 7-4. Il terzo set inizia a colpi di break reciproci ma Djokovic si mostra più fresco e inizia a creare un profondo distacco nel punteggio: 5-1 e all’italiano non basta annullare un set point per recuperare. 6-1 Djokovic e si decide tutto nel quarto set. Il set più spettacolare, con colpi di scena e tanto altro. Il serbo continua sulla scia del set appena conclusosi : si porta su un 5-2 netto e serve per il set point sul 5-3 (sul 30-0). Cambio marcia di Marco Cecchinato che rovescia l’esito nefasto del set e del match: 8 punti consecutivi e un 5-5 clamoroso. Si decide tutto in un tie break a colpi di dritti al volo e volée di rovescio. Cala il sipario con un 13-11 finale nel quale un Djokovic al servizio prova un serve and volley, ma finisce per farsi spiazzare da una risposta di rovescio. Il palermitano 25enne compie qualcosa di straordinario: un italiano che arriva in un semifinale dello slam. Prima di lui, su quella stessa terra, ci erano riusciti Corrado Barazzutti nel 1978, e prima ancora Adriano Panatta nel 1975, colui che poi vincerà il torneo parigino l’anno successivo. Marco Cecchinato ha iniziato il torneo da numero 72 del mondo e a fine torneo, per adesso, sarebbe il numero 27. Venerdì si scende in campo, come ultimo italiano rimasto (vista l'uscita di Fognini contro Cilic), contro Dominic Thiem per una possibile finale epica. Per provare a scrivere un'altra pagina di storia. Per sognare ancora.
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