Fabio Cannavaro analizza la finale di Coppa Italia di domani tra Napoli e Juventus: "Non c'è una favorita. Il modulo vale per poco, la differenza la fa..." Nella seconda parte dell'intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Fabio Cannavaro ha analizzato più a fondo la finale di Coppa Italia 2019/2020 tra Juventus e Napoli: "Un pronostico? Dico 50% di possibilità di vittoria per ciascuna. Lo penso davvero: le finali non hanno favorite, le possono determinare piccoli dettagli. E poi adesso non è proprio il caso di sbilanciarsi, ne sappiamo poco e le incognite sono tantissime. Rispetto al Napoli, la Juventus ha l'obbligo di fare la partita e anche di vincere. Sarà una bella sfida: Insigne, da una parte, ha la capacità di spaccare un match; CR7, dall'altra, non resta mai a secco di gol per due gare di seguito. Mertens attacca lo spazio, la porta e la trova. Sarri gli ha cambiato la vita aprendogli un mondo, il belga ha saputo cogliere l'occasione in maniera imperiale. E poi Buffon, nella Juventus, è strepitoso, una persona eccezionale, non solo atleta straordinario. In generale, sono d'accordo con Allegri: i moduli valgono una ventina di minuti, poi la differenza la fanno i calciatori, le motivazioni che riesci loro a trasmettere, la loro forza. Il modulo è una ossessione che fa da contorno". Sulla decisione del Napoli di partire per Roma il giorno stesso del match, Cannavaro non ha dubbi: "Con il Real andammo a Barcellona al mattino e tornammo la sera. Esistevano le condizioni, come per il Napoli che deve raggiungere la capitale. Restare a casa o nella propria città toglie pressione e comunque andarsene ventiquattro ore prima non ti cambia niente ormai. I calciatori sono professionisti".
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