Napoli, Kvaratskhelia su Maradona: "ll mio soprannome Kvaradona? Nessuno può essere paragonato a lui, è leggenda" E su Spalletti e Kim...
L'attaccante del Napoli parta dei rapporti con Spalletti e i compagni di squadra e del suo accostamento con Maradona
In una lunga intervista rilasciata ai canali social della Lega Serie A il calciatore del Napoli Kvaratskhelia ha toccato vari temi, parlando anche dell’accostamento con Maradona e del soprannome che gli hanno dato. Ecco le sue dichiarazioni:
“Non so se sia la cosa giusta da dire ma ammetto che mi piace molto avere il pallone tra i piedi. A volte magari esagero ma è una cosa su cui sto lavorando. Mi piace giocare palla al piede ma non voglio che questo diventi controproducente, l’importante è essere utile alla squadra, con e senza pallone”.
L’accostamento Maradona-Kvaratskhelia
“Il soprannome Kvaradona? Nessuno può essere paragonato a Maradona, è una leggenda del calcio. Sarà molto difficile in futuro vedere giocare un calciatore come lui. È ovvio che sono molto contento quando vengo paragonato a Maradona. Significa molto per me e mi fa sentire molto la responsabilità. Quando ti accostano a un giocatore del genere questo non può che renderti orgoglioso e felice”.
Kvaratskhelia su Spalletti e i compagni di squadra
Kvaratskhelia ha anche speso delle parole di elogio nei confronti di Luciano Spalletti e suoi compagni di squadra tra cui Kim:
“Voglio sottolineare l’umanità di Spalletti e la grandezza del mister come persona. Fin dal primo giorno mi ha parlato e spiegato le cose. Imparo molto da lui e ho notato di essere cresciuto. Tatticamente ho imparato tanto e voglio continuare a imparare ancora. Luciano Spalletti è un grande allenatore. Mi dice sempre che devo fare di più e non devo accontentarmi e che devo giocare un po’ di più con i miei compagni. Kim? è una persona meravigliosa e porta grande positività nello spogliatoio. Quando sei con Kim è difficile restare seri, è uno a cui piace scherzare tanto. In campo è un difensore fortissimo, uno dei migliori al mondo. Se c’è lui lì dietro in difesa sei in una botte di ferro, sai che sicuramente riuscirà a fermare l’attaccante e ad evitare che possano segnare gli avversari. Per questo è un giocatore straordinario, per questo è uno dei migliori difensori al mondo”.