Crutchlow vince in Argentina ma la scena è tutta per la faida Rossi-Marquez
Nessuno parla della gara di MotoGP vinta da Crutchlow in Argentina: tutti gli occhi sono per l'eterna e stucchevole sfida tra Rossi e Marquez
- di Alberto Bortolotti -
Si tratterebbe, in fondo, di parlare di gare. Pasini, per esempio, vince in Moto2 e va in testa al mondiale. Anche in Moto3 suona l'inno di Mameli: primo Bezzecchi su Canet e Di Giannantonio.Sul bagnato in Argentina la Motogp laurea la Honda di Crutchlow davanti a un gruppetto di rampanti quali Zarco, Rins e Miller. Dei top driver, decorosi Vinales e Dovizioso, quinto e sesto. Disastroso Lorenzo ma non è una notizia. Fuori da piazzamenti accettabili Pedrosa, Rossi e Marquez. Ma è proprio qui il punto dolente. La partenza è anomala, solo Miller schierato in griglia. Marquez sfida una possibile bandiera nera riallineandosi in ritardo, poi tratta gli avversari come birilli, compreso Rossi. A fine gara Honda decide di scortarlo nel box dei rivali Yamaha dove li accoglie il sodale di Rossi, Uccio Salucci, respingendoli con sdegno. Poi Valentino intinge la lingua nel curaro verso il reprobo catalano. La saga riparte e non si sa quando potrà finire. Tre pareri a confronto. Partiamo da Valentino: "Non lo so cosa succederà, ma io non mi sento protetto dalla Race Direction, perché Marquez fa quello che vuole. Guardate anche solo alla partenza: di solito quando ti si spegne la moto arriva qualcuno che ti porta fuori dalla griglia, ma a lui non hanno fatto niente. Io non ci credo che sia solo incoscienza, per me è proprio malafede". Segue Marc: "La reazione di Rossi mi preoccupa zero. Sono onesto, ho commesso un errore totalmente involontario. La pista non era in buone condizioni, c'era un po' di umido e mi è successo quello che è successo a Zarco con Pedrosa o a Petrucci con Aleix. Sono andato in direzione gara per questo e anche per chiedere perché non mi abbiano tolto dalla griglia. Ho esperienza e ho chiesto al commissario, che però non sapeva cosa fare. Non capisco". Infine Aleix Espargaro: "La sanzione di Marquez è giusta per me. E' entrato molto duro, ma sono cose che possono succedere nelle gare, si penalizzano e basta. Non è giusto però che non sia stato sanzionato Petrucci, perché mi ha colpito più forte. Non penso che il lavoro della Race Direction sia così complicato".
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