Mihajlovic: "Giocatori stanchi? Un professionista può fare tre partite a settimana sennò cambia lavoro"
Il tecnico del Bologna è intervenuto ai canali ufficiali del Club in occasione della sfida con il Crotone
Il tecnico del Bologna, Sinisa Mihajlovic, è intervenuto ai canali ufficiali del Club in occasione della sfida con il Crotone. Tra le tante parole anche un ricordo per Diego Amando Maradona. Queste le parole dell'allenatore riportate dal portale TMW:
Poli le ha dimostrato di essere già pronto per giocare dal 1’?
“No”.
De Silvestri, invece, come sta? Ha bisogno di rifiatare?
“Rifiata durante la settimana e quando c’è da giocare gioca. La corsa è una delle sue maggiori caratteristiche…se facciamo rifiatare lui gli altri che devono fare?”.
Barrow, secondo lei cosa gli manca per avere la stessa rabbia dell’anno scorso dopo il lockdown?
“Deve avere più cattiveria, più rabbia… esprime il meglio di se quando gioca seconda punta o largo a sinistra. Lui deve vedere la porta, avere lo spazio per fare il dribbling e calciare. Può fare la punta in emergenza ma non è il suo ruolo. Se arriva da destra ha più difficoltà a fare gol”.
In questi giorni si è più arrabbiato per l’eliminazione dalla coppa o perché le manca una punta?
“Sono stato mal per Diego a dire la verità, perché non me lo aspettavo. Ho pensato più a lui e a com’è la vita, piuttosto che a quanto avrei dovuto arrabbiarmi, ma oggi rispetto a dieci anni fa sono molto diverso. Mi sono arrabbiato anche questa volta, ma in modo diverso, andando sull’orgoglio dei miei giocatori, perché come detto tante volte con loro ho un rapporto diverso rispetto alle altre squadre che ho avuto proprio per tutto quello che abbiamo passato insieme. Però gli ho anche detto che ho un limite e loro lo hanno superato. Ora si riparte da 0-0 e non hanno più scuse. Rispetto a quanto passato, cecavo sempre un alibi e mi accorgo adesso che qualche volta anche inconsciamente loro hanno sfruttato questa cosa ma non in maniera positiva. Mercoledì abbiamo fatto quello che non dovevamo fare, se vai in campo poco concentrato le partite le perdi con chiunque. Bisogna andare in campo sapendo cosa si deve fare. Thomas Edison, quello che ha inventato la lampadina, dopo duemila tentativi è riuscito a far funzionare sta lampadina. In conferenza stampa gli hanno detto ‘Lei 1999 volte ha fallito’, e lui ha detto ‘No in queste 1999 ho capito cosa non fare’, perciò sono servite a fargli capire cosa non fare per arrivare alla lampadina. Spero che sia servito anche a noi capire cosa non dobbiamo fare”.
Ha detto qualcosa di particolare ai suoi in settimana?
“Ho detto quello che penso e che spero non si ripeta più. Dobbiamo capire che non è uguale vincere e perdere una partita. Loro devono capire cosa vuol dire perdere una partita, come lo faccio io che non dormo di notte e sto male. Vorrei che anche loro vivessero questa situazione, quello che vivevo io da giocatore che non vedevo l’ora di arrivare alla partita dopo per rifarmi. Vorrei che anche i miei giocatori lo facessero. E’ normale che dopo aver perso si passino giorni brutti, ma fa parte della passione per questo lavoro. Qua si cerca di avere tutto e subito, con minimo sforzo massimi risultati. Oggi si digita prima di pensare, si fotografa prima di guardare, si critica prima di conoscere… questo non va bene perché nel calcio come nella vita se tu sei superficiale, non sei concentrato; se pensi che una cosa sia facile poi dopo ci cadi sempre. Nella vita prima di imparare a camminare cadi mille volte. Io mi aspetto quindi per domani una reazione da parte della mia squadra. Non sottovaluteremo l’avversario perchè non possiamo. Dobbiamo andare in campo con il giusto atteggiamento, concentrati, e con la cattiveria giusta sia in fase difensiva che offensiva, altrimenti le perderemo tutte. Mi aspetto una crescita della squadra non come giocatori, ma come uomini. Ormai è da un anno e mezzo che stiamo insieme… bisogna svegliarsi. Cercare di essere più continui, equilibrati, meno altri e bassi e questo si raggiunge solo con concentrazione, attenzione, cinismo. Non ci devono servire otto occasioni per fare gol… vedi mecoledì, avremmo dovuto fare almeno sei gol. Così non possiamo andare avanti. Siamo usciti dalla coppa e questo dispiace a tutti, non possiamo ripeterci”.
Crotone, che partita sarà e quanto conta? Dopo inizia un mese duro come calendario…
“Bologna-Crotone è più o meno la partita di mercoledì, incontriamo una neopromossa, con due punti in classifica ma che sa giocare, essere aggressiva e sa mettere in difficoltà. Noi siamo più forti del Crotone come lo eravamo più dello Spezia… peròdobbiamo andare in campo non sottovalutando l’avversario, sapendo soffrire e sfruttare le occasioni. Non voglio più vedere pallonetti e robe varie, quando si è in area voglio che si spacchi la porta. Questa è la partita che mi aspetto”.
Manca più di un mese al mercato…
“Noi sappiamo cosa ci serve, è lo stesso da due anni. Se si riesce a prendere bene, non prendiamo tanto per prendere… deve essere funzionale al nostro modo di vedere calcio”.
La richiesta di una punta: di che tipo deve essere?
“La società lo sa, non devo stare a dirlo a tutti. Volete un nome? Beh allora vorrei Messi o Ronaldo, va bene?”
Il cinismo è allenabile?
“Tutto si può allenare e migliorare però bisogna averlo dentro. Il cinismo si può allenare, può essere migliorabile ma in primis bisogna averlo dentro. Poi…migliorabile fino a un centro punto altrimenti andrebbero tutti in nazionale. Se un attaccante tutti gli anni va in doppia cifra sai che più o meno farà quello, ma se uno non ci è mai arrivato sai che difficilmente ci riuscirà. Sono numeri”.
Musa Barrow rifiaterà? Ha giocato tutti i 120’ mercoledì…
“Ha giocato 120 minuti Musa Barrow? Io mi sono accorto che ha giocato solo per quello che ha sbagliato. Giocherà ma spero che farà meglio di mercoledì, se continua così c’è qualcosa che non va. Se lui la piazza e fa gol son contento, se non lo fa son c**** amari. Non voglio più vedere pallonetti e robe strane davanti alla porta, la serve sana ignoranza. Si arriva li e si tira. Vedi Piccoli (dello Spezia, ndr), il primo gol non l’ha piazzato, ma ha tirato una botta che Da Costa ha visto la sera dopo negli highlights. Questo deve essere, un attaccante deve arrivare la e avere fame, devi pensare che quella è la tua occasione e non ce ne saranno alte. Spero in Barrow perché lui non è uno nato nella bambagia, ha provato la fame e io mi aspetto che lo dimostri anche davanti alla porta. Ieri gli ho fatto vedere un documentario su Maradona per fargli capire che Maradona, il più grande di tutti i tempi, conosciuto per i dribbling, i gol c’è un motivo se era il più grande di tutti. Andava a 16 metri dalla sua porta in scivolata per rubare palla, aveva cattiveria, faceva sempre pressing, non indugiava mai nei contasti… se lo poteva fare Maradona lo possono e lo devono fare tutti. Non posso vedere il mio giocatore a vent’anni che va in contrasto moscio. Gli ho fatto vedere Maradona per l’umiltà che ha avuto, non per come giocava. Non posso pensare che uno che ha appena iniziata non abbia quell’umiltà. Maradona era il più gande più per quello che faceva dietro che davanti. Io questo voglio vedere dalla mia squadra”.
Ha visto qualcuno stanco?
“Mercoledì ho cambiato quelli che dovevo cambiare per forza: Hickey, Schouten, Danilo e Palacio. Questi quattro domani giocheranno, gli altri vediamo nel prossimo allenamento. Un giocatore di serie A però può fare tre partite a settimana, se no cambia lavoro. Poi magari gli ultimi 10/15 minuti si può fare qualche cambio ma io cerco di cambiare il meno possibile”.